Il presidente di P.I.N. (Partite Iva Nazionali), Antonio Sorrento, e il Vicepresidente Nazionale di Movimento Consumatori, Bruno Maizzi, a nome delle rispettive associazioni e delle categorie che rappresentano, hanno scritto in questi giorni una missiva al Ministro dell’Economia, Daniele Franco, per porre l’attenzione sul tema del Redditometro.

Si parla della richiesta delle predette associazioni di poter essere coinvolte in merito all’aggiornamento dei nuovi accertamenti fiscali nei confronti dei cittadini.

“Pochi giorni fa, difatti, si è tenuto un seminario interattivo sulla pagina Facebook di P.I.N., durante il quale, tra i temi maggiormente discussi, troviamo proprio quelli inerenti all’istituto del redditometro – si legge nel comunicato -. La spinta alle riflessioni oggetto del webinar è stata data da un’importante sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Puglia che ha annullato un accertamento fiscale – avvenuto con l’utilizzo del Redditometro – da decine di migliaia di euro nei confronti di un contribuente leccese difeso dall’Avv. Matteo Sances (sentenza n.2751/4/2020, passata in giudicato il 20.04.2021). La discussione oggetto del seminario si è quindi incentrata sull’attività del Governo, che ha, di recente, varato uno schema di decreto attuativo di aggiornamento del Redditometro. Da una prima lettura, appare evidente come si tratti di un progetto che miri esclusivamente a mettere sotto scacco il contribuente. Ecco perché tutti i relatori intervenuti all’evento sono stati concordi nel dare assoluta priorità, prima di ogni altro intervento normativo, al miglioramento del rapporto tra contribuenti e Fisco che dovrebbe essere improntato, a loro dire, su una maggiore collaborazione, trasparenza e correttezza”.

“È doveroso sottolineare che il Governo, in data 10.06.21, ha dato il via ad una consultazione pubblica con il fine di coinvolgere le Associazioni di consumatori, maggiormente rappresentative, per discutere sul contenuto induttivo degli elementi di capacità contributiva, sulla base del quale può essere fondata la determinazione sintetica del reddito complessivo del contribuente – continua -. È altrettanto doveroso, però, evidenziare ciò che denunciano le Associazioni, vale a dire l’inadeguatezza delle modalità previste per la partecipazione alla predetta consultazione, che, seppur ben indicate sul sito del Ministero, non risultano essere sufficienti a trattare una materia così importante. La richiesta, dunque, che i rappresentanti di PIN e Movimento Consumatori hanno posto all’attenzione del Ministro Franco è quella di creare un tavolo di confronto per approfondire la tematica. Richiesta ritenuta di fondamentale importanza per permettere una consultazione pubblica che risulti essere realmente lo specchio delle esigenze del mondo dei contribuenti”.

“Le associazioni sostengono, convintamente, che le consultazioni debbano avere un valore e una ratio ben precisa, funzionale alla determinazione della normativa e perciò non costituire soltanto una mera formalità – concludono -. Devono, concretamente, consentire, a chi sarà il soggetto passivo della normativa, la possibilità di partecipare attivamente al processo di formazione della norma e di poter, conseguentemente, incidere in modo significativo sulla stesura della stessa attraverso proposte concrete ed attuabili. Le Associazioni, per quanto sopra spiegato, auspicano che il Ministro Franco possa intervenire dando una svolta alla fase di consultazione pubblica e che l’intera opinione pubblica possa essere maggiormente sensibilizzata su una tematica che coinvolge gli interessi di tutti e non solo di un ristretto numero di categorie”.