Che accadrebbe se vi arrivassero ospiti a casa e la vostra stanza più bella fosse in un terribile disordine? O, esagerando, che padroni di casa sareste se aveste saputo che quegli ospiti sarebbero arrivati e decideste comunque di non pulire il soggiorno? O addirittura, lascereste che i vostri figli dormissero in un letto dove da anni non vengono cambiate le lenzuola o giocassero su un pavimento lercio? Ebbene, questi esempi estremi sono la situazione in cui versa Bari Vecchia.
Passeggiando per i vicoli del borgo antico si provano sentimenti contrastanti che vanno dall’estasi al disgusto. Alcuni scorci del quartiere sono di una bellezza degna di un presepista napoletano, ma a rovinare l’atmosfera (in tutti i sensi) è la spessa patina di sporcizia che ricopre la città vecchia. Ovunque i pavimenti di pietra bianca sono ormai neri per “il sivo”, come lo chiamano gli abitanti: quello sporco ostinato che fa attaccare al pavimento le suole delle scarpe; erbacce alte sbucano tra le fessure delle chianche che lastricano le strade; topi, scarafaggi e zanzare escono dai tombini ostruiti e poi c’è la puzza della fogna: una puzza così forte in alcune zone che costringe, e non si esagera, a percorrere certi vicoli a passo svelto e trattenendo il respiro. Questa è oggi Bari Vecchia. Questa è Bari Vecchia già da qualche anno e davanti a questo spettacolo ci si domanda dove sia l’Amiu, dove siano le istituzioni.
Com’è possibile che, superato l’incrocio di corso Cavour con corso Vittorio Emanuele II, si entri in un quartiere dove non solo l’architettura e l’urbanistica sono ferme al Medioevo, ma anche le norme igienico-sanitarie?
Eppure, credete a chi vi dice che, passeggiando per i vicoli del quartiere, non ci si imbatte mai in un sacchetto della spazzatura abbandonato lontano dal cassonetto, o anche solo in un fazzoletto usato e gettato per strada. La sporcizia che invade Bari Vecchia sembra dovuta solo all’incuria e alla carenza di servizi di manutenzione e nettezza urbana. Allora perché le strade non vengono pulite?
Com’è possibile che da anni non venga sostituito un cassonetto dell’immondizia bucato, che perde percolato per la strada? Come mai, da quattro anni, alcune abitazioni del quartiere hanno un allacciamento idrico “provvisorio”, con tanto di tubi precari e deteriorati? Perché la pulizia delle strade dev’essere un’iniziativa degli abitanti che, se vogliono pulita la zona davanti a casa loro, si devono armare di spazzolone, acqua e detersivo e pulirsela da sé? Perché, se esiste un numero verde a cui gli abitanti si possano rivolgere, l’unica sua funzione sembra essere quella di fornire una hit parade delle musiche d’attesa? E soprattutto perché, nonostante le numerose segnalazioni, nessun provvedimento viene preso? Le domande potrebbero andare avanti per molto, se si riuscisse a dare una spiegazione valida a queste prime, sarebbe già un gran cosa, se poi si potessero risolvere questi problemi, sarebbe un piccolo traguardo.
“Se Sparta piange, Atene non ride”, dice la saggezza popolare. Questa è la penosa situazione di Bari Vecchia, ma il centro storico è solo un quartiere della città, altri problemi interessano altri quartieri di Bari. L’invito che vi rivolgiamo è quello di continuare a inviare le vostre segnalazioni, magari anche con foto, sul vostro quartiere, sulla vostra strada, su ciò che in città non va, all’indirizzo [email protected]. Anche sulle cose più piccole, perché non si possono risolvere i grandi problemi se prima non si risolvono quelli piccoli.

23 luglio 2012

Pasquale Amoruso

 

Ecco il video della situazione riscontrata a Bari Vecchia