Ha massacrato a calci un povero gatto nel pomeriggio di domenica 13 marzo, nel centro storico di Lecce, fino alla morte. Il gattino era stato adottato dai residenti, che lo chiamavano Pierluigi. La scena ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della zona ha permesso di risalire in breve tempo al presunto responsabile dell’assurdo gesto. Si tratterebbe di un cittadino di nazionalità slovena, senza fissa dimora, in evidenti condizioni di disagio mentale. Per lui, gli agenti della Polizia locale che lo hanno fermato, hanno richiesto alla Asl di disporre un trattamento sanitario obbligatorio (Tso). A riconoscerlo e segnalarlo sarebbero stati due ragazzi a cui l’uomo si è rivolto per avere informazioni sulla mensa della Caritas. “Sono impressionato e sdegnato dalla violenza di un’uccisione gratuita e immotivata – scrive su Facebook il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini – atti così brutali non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell’ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio”.