Alle ore 15.00 di ieri, al numero telefonico della Centrale Operativa del Comando di Polizia Locale di Monopoli, è pervenuta la richiesta di intervento da parte del medico del 118 e della responsabile del CSM di Monopoli per una signora di 60 anni da trattare obbligatoriamente con cure mediche per problemi psichici.

La signora, stando a quanto scritto nel comunicato della Polizia Locale, che già in passato era stata sottoposta a cure, si presentava particolarmente irascibile e si è subito barricata all’interno del suo appartamento, rifiutando il trattamento e minacciando dal balcone gli agenti, nel frattempo giunti, e il personale sanitario con pietre e vasi.

È stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per riuscire ad aprire la serratura ed entrare in casa; quando gli Agenti sono entrati, hanno trovato la paziente ad aggredirli con tanto di coltello ed una pietra di quasi 2 chili di peso.

“Un intervento particolare e alquanto pericoloso in cui i colleghi impegnati hanno saputo gestire al meglio ed in sicurezza il rischio – è quanto dichiarato dal Comandante del Corpo Michele Cassano, il quale ha spiegato i dettagli di un intervento eseguito ieri pomeriggio dagli Operatori della PL. È stato grazie agli strumenti di autotutela in dotazione agli operatori (bastone distanziatore, spray urticante, giubbotto anti perforazione -gap, e guanti anti taglio) che si è evitato il peggio per l’incolumità della paziente, degli operatori sanitari e degli Agenti che, prontamente, sono riusciti a disarmare con il distanziatore la signora ed ad immobilizzarla con le dovute tecniche previste”.

“La sicurezza degli Operatori negli interventi dei TSO – conclude il Comandante Cassano – è uno dei temi molto importanti e delicati per la polizia locale, che richiede elevata professionalità nonché strumenti idonei per poter affrontare al meglio situazioni di lavoro particolari. Alla necessaria strumentazione deve sempre affiancarsi una formazione continua con corsi di autodifesa a cui il personale partecipa con cadenza periodica.”

Dopo circa due ore, si riusciva a convincere la paziente a prendere i suoi effetti personali e a seguire i sanitari nell’autolettiga del 118 con destinazione reparto psichiatrico di Putignano per sottoporsi a TSO.