Picchiava ripetutamente il figlio autistico di 12 anni, perché non sopportava il suo disturbo. Con questa accusa una mamma 40enne, residente nel Salento, è finita sotto processo per maltrattamenti aggravati in famiglia.

Ad incastrare la donna è stato il marito che si è presentato in caserma, ad aprile 2020, mettendo nero su bianco quanto accadeva in casa nel periodo in cui le cose con la moglie non andavano bene.

I Carabinieri hanno ricostruito gli abusi fatti di calci, pugni e schiaffi al ragazzino perché lei non sopportava più l’autismo del 12enne. Il padre si è presentato ai militari anche con video e foto in cui si sentivano le violenze psicologiche e si vedevano i segni delle percosse in pieno volto. I Carabinieri, per non creare ulteriore stress al ragazzino, non hanno raccolto le sue dichiarazioni.

La donna, difesa dall’avvocato Tony Indino, ha respinto le accuse dicendo che si era limitata solo a rimproveri un po’ più severi senza mai sfociare nella violenza fisica. La 40enne, nel corso dell’udienza preliminare, ha chiesto di essere processata con il rito abbreviato.

La prossima udienza si terrà il 7 settembre 2021 quando il giudice dovrà emettere la condanna nei confronti della donna o valutare se le accuse siano fondate.