La vertenza che sul nuovo regolamento FAL per il badge al personale viaggiante, che da alcuni mesi coinvolge azienda e sindacati, sta inesorabilmente trascinando dentro anche i viaggiatori, terza parte in causa che nulla può se non lamentarsi. L’iniziativa di un utente delle Fal per tentare di migliorare la situazione è una lettera, inviata al ministero dei Trasporti e agli organi di competenza alle Regioni Puglia e Basilicata, oltre che alle stesse Fal.

Il dottor Nicola Basile, cos’ si firma l’utente, fa una lucida considerazione del disagio subito dai viaggiatori, studenti e lavoratori di posizioni non apicali (tant’è che per spostarsi sono costretti ai mezzi pubblici) che quotidianamente devono subire i ritardi dovutio allo “Sciopero Bianco” degli autisti.

Basile conclude la lettera invitando i dirigenti sindacali a notare come ogni iniziativa contro il regolamento sul badge nuoccia solo ai passeggeri; Colamussi a servirsi dei mezzi dell’azienda di cui è presidente, per tastare con mano la situazione reale e il disagio ai viaggiatori, e agli amministratori locali di agevolare quanto più possibile il confronto per arrivare il prima possibile a una soluzione

Tra azienda e sindacati, invece, nello stretto ambito della vertenza, una piccola vittoria a tempo determinato l’ha ottenuta il personale viaggiante Fal. Premessa la ferma intenzione di non ritirare né sospendere il regolamento sulla timbratura, l’azienda ha concesso di congelare l’applicazione di qualsiasi sanzione ai trasgressori, fino al 15 settembre 2016. Allo scadere del termine, Fal e sindacati si incontreranno nuovamente per tentare di chiudere in maniera definitiva la vertenza.

Durante l’incontro tra l’azienda e i sindacati, l’azienda ha ribadito che il regolamento c’è e rimane. Tutavia, per non scatenare una guerra interna con i propri dipendenti, ha invitato le organzizzazioni sindacali ad aprire una discussione concreta per eventuali osservazioni da sottoporre sul regolamento.

Sindacati spaccati sulla questione, tra UILT e FIT CISL che contestano la necessità di far timbrare il personale viaggiante, FAISA CISAL che non vuole l’annullamento del regolamento ma ritiene utile una sospensione per dar modo di valutare eventuali modifiche, e UGL che pone l’accento su questioni a suo parere più pregnanti del badge, come la detassazione e il premio di risultato.