È andata così: dopo l’ennesimo violento litigio con Nicola, 37 anni, un matrimonio finito e piccoli precedenti penali alle spalle, Francesca, 39 anni, anche lei separata ma convivente da tempo con la vittima, si rifugia nel vicino appartamento del padre. A questi racconta piangendo dell’accesa discussione e dell’intenzione del compagno di bruciare la sua auto dopo averla cosparsa di benzina.

Mentre i due parlano, suona il citofono. È Nicola: immagina che la sua compagna sia lì e vuole parlarle o, forse, continuare a discutere. Il padre della donna non vuole sentire ragioni, passa direttamente ai fatti: così imbraccia il suo fucile da caccia, esce sul balcone e spara al compagno della figlia due colpi in pieno petto. Il citofono non suona più.

Sul posto giungono i carabinieri della Compagnia di Modugno, capitanati da Daniele Dinoi, e della stazione di Toritto, guidata dal luogotenente Michele Appice. Questi erano stati chiamati dai vicini ancor prima che il litigio violento si trasformasse in tragedia. L’uomo non oppone resistenza e segue gli agenti in caserma per la convalida dell’arresto.

I litigi all’interno della coppia, come hanno raccontato successivamente i testimoni alle forze dell’ordine, erano molto frequenti, tant’è che spesso le urla si sentivano persino per strada.

Alessandra Morgese