La NOS Records è lieta di annunciare la pubblicazione di Stagioni. Tributo ai Massimo Volume, un disco che raccoglie 12 brani rappresentativi della cult-band bolognese, reinterpretati da altrettanti artisti del panorama alternative italiano, tra i quali Francesco Bianconi, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, Max Collini, Amerigo Verardi, Bachi Da Pietra. In uscita su  tutte le piattaforme il 23 dicembre per NOS/Believe Music.

Il 2023 segna il trentennale discografico dei Massimo Volume: nel 1993 esce  infatti Stanze, primo LP ufficiale della band bolognese che a partire dall’inizio degli anni Novanta ha disegnato una originale parabola nella musica indipendente italiana, unendo alle raffinate partiture musicali di matrice post-rock, le liriche recitate di Emidio Clementi, cantore di una generazione in perenne movimento interiore, sempre in bilico tra titanismo autobiografico e  minimalismo urbano. I Massimo Volume, con Clementi, da sempre songwriter, voce e basso della formazione, insieme a Egle Sommacal alla chitarra e a Vittoria Burattini alla batteria (nel nucleo originale c’erano anche Umberto Palazzo, uscito dal gruppo prima della pubblicazione di Stanze e il compianto Gabriele  Ceci), ai quali si sono aggiunti nel tempo Stefano Pilia (attualmente negli Afterhours) e poi Sara Ardizzoni, rappresentano ancora uno dei gruppi più amati e osannati di quella scena. I loro sette album in studio sono i tasselli di un percorso sempre coerente, lontano dalle mode del mercato discografico e segnato da una ricerca continua e da una autorialità elegante e inconfondibile.

Stagioni  rappresenta un dono, un tributo a questi trent’anni in musica dei Massimo Volume da parte di altrettanti artisti, alcuni coevi alla loro generazione, altri successivi a essa, tutti in qualche modo ammirati dalla loro storia artistica e fruitori della loro produzione discografica. Nata da un’idea di Mimmo Pesare, autore e producer del progetto musicale Ninotchka (nel cui LP  d’esordio c’è proprio un pezzo interpretato da Clementi: In nessun posto), A&R della NOS Records e autore del libro Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume (Musicaos, 2015, con una prefazione dello stesso Clementi), questa compilation raccoglie le interpretazioni di alcuni degli artisti più importanti  del panorama indipendente italiano, con una tracklist che ripercorre fedelmente la genealogia del gruppo bolognese. Il primo pezzo è infatti La processione della Madonna dei Porci, contenuto nell’ormai mitologico Demo Nero dei Massimo Volume (1992) e reinterpretato da Maverick Persona, il nuovo progetto musicale di Amerigo Verardi (che di NOS Records è anche il DirettoreArtistico e che ha  visto gli stessi esordi dei Massimo Volume proprio nella sua sala prove di  Bologna ai tempi degli Allison Run) insieme al giovane producer brindisino  Deje. A seguire, proprio da Stanze, Francesco Bianconi (Baustelle) regala una splendida e morbosa versione del classico Ronald, Tomas e io, uno dei pezzi seminali della loro prima produzione; poi è la volta di Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), con la celeberrima e sognante Il primo dio (con Ninotchka alla produzione musicale), contenuta nel secondo e probabilmente più fondativo LP dei MV, Lungo i bordi (1995); la voce e la chitarra di Cesare Basile, altro  artista caro ai Massimo Volume, prosegue con una straziante e delicatissima interpretazione di un altro classico, La città morta, contenuta in Da qui (1997); dallo stesso album Spartiti, progetto di Max Collini (Offlaga Disco Pax)  e Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) propongono la loro suggestiva rilettura di  Qualcosa sulla vita; Marco Ancona (altro fondatore e ingegnere del suono della NOS Records) e la sua band fanno esplodere tutto il rock di Privé, singolo trainante dell’album Club Privé (1999); Ninotchka (Mimmo Pesare) con un ispiratissimo featuring vocale di Giorgio Consoli (Leimotiv, Ninotchka) reinterpreta in chiave trip-hop Le nostre ore contate, ancora oggi uno dei brani più amati dei Massimo Volume, contenuto in Cattive abitudini (2010), dal  quale sono anche tratte In un mondo dopo il mondo e Litio, rispettivamente di Giovanni Succi dei Bachi Da Pietra e dagli stessi Bachi Da Pietra, band legatissima artisticamente ai Massimo Volume, coi quali nel 2011 hanno pubblicato uno split/Ep dal quale è tratta questa versione di Litio. Poi, dall’album  capolavoro Aspettando i barbari (2013) è tratta la rilettura quasi jazzata di Dymaxion song proposta da Vittorio Nacci (Iohosemprevoglia), coadiuvato da Raffaele Stellacci (Fabryka) e Giovanni Longo. Chiudono la compilation due brani tratti dall’ultimo LP dei Massimo Volume, Il nuotatore (2019), le  bellissime versioni di Fred e di Vedremo domani, rispettivamente dei pugliesi C.F.F. e il Nomade Venerabile e Elius Inferno. La compilation prodotta dalla giovane ma prolifica etichetta indipendente pugliese NOS Records (dei già citati Amerigo Verardi, Mimmo Pesare, Marco Ancona, insieme allo storico  giornalista musicale barese Carlo Chicco) e distribuita da Believe Music, uscirà il 23 dicembre in digitale su Spotify e su tutte le piattaforme musicali online e successivamente in vinile numerato in edizione limitata.