Siamo a Pane e Pomodoro, nota zona di Bari, luogo di incontro estivo: in acqua surf e sup, spiaggia affollatissima, famiglie, ragazzi e tantissimi turisti. Il bar che un tempo era il punto di riferimento per rinfreschi giornalieri, caffè e aperitivi serali al tramonto è ormai chiuso da tempo, sequestrato dal Comune di Bari e mai rilevato.

Una struttura orami decadente, che posizionata esattamente al centro dell’ingresso dello spazio balneare, copre perfettamente tutta la visuale della spiaggia e del mare, le sue vetrate ormai oscurate non permettono più di ammirare il panorama, visibile prima da chiunque passasse anche di sfuggita in macchina. Un artista, Teresa Imbriani, assidua frequentatrice (lei afferma, più di inverno che d’estate) del posto, ormai stanca di quello che effettivamente è “un pugno nell’occhio” dello spazio balneare, ha deciso di fare qualcosa e riscattare lo spazio abbandonato con delle fotografie, foto stampate in manifesti che riproducono esattamente l’immaginario iniziale in cui si trovava prima il bar.

Ora sembra di poterci vedere attraverso, come un tempo, si scorgono le panchine e persone, la sabbia di un colore giallo acceso ed il blu del mare che si fonde con il cielo. Chissà se questo “recupero urbano” possa essere d’esempio per altri, o che finalmente si decida a riassegnare il Caffè, prima che cada a pezzi.