Rubata 2 giorni fa, da una rimessa di un condominio di via Camillo Rosalba a Poggiofranco, una Suzuki Santana del 1988, diventata negli anni una copia della Jeep Wrangler della storica saga di Jurassic Park. “Quando rubi qualcosa a qualcuno, potresti non fargli ‘solo’ un danno economico” – inizia così il post di Giuseppe Bufano, il proprietario dell’auto, che con rammarico chiede aiuto alla forza dei social per ritrovare quella che per lui non è solo un mezzo, ma qualcosa di molto di più.

Il 39enne barese ha raccontato ai microfoni di Telebari il legame speciale con il fuoristrada. Quest’ultimo gli era stato regalato dal padre 3 anni e mezzo fa per agevolargli la guida in quel di Potenza, spesso soggetta a forti nevicate, durante il volontariato con la Croce Rossa Italiana. Nel periodo di lockdown, poi, hanno modificato la Suzuki insieme fino a renderla molto simile a quella della saga. In tanti lo fermavano per scattare delle foto o per complimentarsi nella splendida riuscita fino al fatidico giorno in cui, nello stesso garage in cui è stata customizzata, è stata rubata.

Il post di Giuseppe

Oggi è morto un pezzetto di me. Rubata a Bari la Zukkina mia, addio piccola.
Quando rubi qualcosa a qualcuno, potresti non fargli ‘solo’ un danno economico, anche se sono ‘solo’ soldi, dietro quei soldi ci sono sacrifici, sveglie all’alba, chilometri e chilometri macinati, rospi ingoiati e mazzate non date a un capo o un collega infame e bast***o. Dietro i sacrifici, c’è una cosa ancora più preziosa, il tempo, che scorre inesorabile. Il tempo dedicato a sceglierla, a viverla, a migliorarla, a pensare che hai speso troppo ma vorresti poter spendere di più. Il tempo trascorso con qualcuno che non c’è più, e che magari come voi, amava quella cosa. Quando rubate qualcosa, rubate qualcuno.
Stavolta vi è andata bene, avete fatto piatto ricco, ma prima o poi vi auguro di trovare qualcuno più incazzato di me, che vi tratti come meritate. Io vi perdono perché sarà Dio a giudicarvi. Comunque se qualcuno vedesse su mercatini o altro, la mia ‘zukkina’ o parti di essa, è pregato di avvisare“.