Nella giornata di ieri, 14 novembre, un detenuto si è tolto la vita, impiccandosi nella sua cella del carcere di Borgo San Nicola a Lecce. Il suicidio si è consumato in un reparto denominato “Transito” e si tratta del secondo episodio nel giro di un mese. La tragica notizia è stata data da Ruggiero Damato, Segretario Regionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria Puglia. “Quanto accaduto è una nuova sconfitta per il sistema carcerario – ha affermato -. Il sistema non regge più, anche a causa dei turni massacranti che variano dalle 8 alle 14 ore di lavoro. Il tutto si ripercuote, naturalmente, sulla qualità del servizio. Un personale con un’età media che va dai 52 ai 54 anni anni di età con oltre 30 anni di servizio – ha denunciato Damato – non può consentire un controllo capillare, il che fa sì che non si riescano a individuare le persone fragili in tempo utile. Mi preme fare giungere le più sentite condoglianze alla famiglia e faccio l’ennesimo appello alla politica e al Ministro, affinché si possa intervenire subito, iniziando dalla nomina dei nuovi vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e non solo. La Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze e urge una riforma del sistema e del Corpo ormai non più procrastinabile”.