La Guardia di Finanza di Bari ha emesso il sequestro preventivo di beni, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, nei confronti di un odontoiatra di Casamassima (BA) e di un informatico. I colpevoli, infatti, sono due: Giuseppe Azzone, il dentista, e Tommaso Carbone, un imprenditore del settore informatico, entrambi di 57 anni.

La vicenda

Dopo una verifica fiscale e delle correlate indagini, è stato scoperto che l’odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, ideato dall’ingegnere informatico, per la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e nascosto, affiancato a quello ufficiale.

Il software “di copertura”

Il software sarebbe stato creato e progettato per il mantenimento di due distinti archivi informatici: uno “interno”, definito “gestionale”, contenente i dati “in chiaro”, a cui seguiva l’emissione della relativa fattura fiscale; uno “esterno”, chiamato “storico”, memorizzato su supporti esterni come pen drive o hard disk, per raccogliere i dati nella loro totalità. A tali informazioni l’odontoiatra avrebbe avuto accesso dalla maschera della scheda anagrafica dei pazienti con la semplice pressione del tasto F12 della tastiera previa digitazione di una password. Alcuni pazienti hanno dichiarato di aver versato, sistematicamente e nel tempo, cospicui importi in contanti senza il rilascio della documentazione fiscale.