A conclusione delle indagini su un caso di suicidio avvenuto nel Policlinico di Bari nel 2019, la Procura del capoluogo contesta nei confronti di 7 persone, medici e dirigenti del Policlinico, i reati, a vario titolo, di omicidio colposo per omissione e falso ideologico. Per gli inquirenti, avrebbero omesso di applicare le raccomandazioni del Ministero della Salute per la “prevenzione del rischio del suicidio del paziente in ospedale”, non impedendo pertanto la morte di un 56enne che si lanciò da una finestra della clinica Neurologica del Policlinico di Bari il 19 maggio 2019. Tra gli indagati figura anche il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore. Nello specifico, il dg Migliore è accusato di aver omesso, «nonostante i due precedenti episodi di suicidio», di «interessare la Direzione dell’Area Tecnica aziendale per le correzioni strutturali conseguenti alla raccomandazione ministeriale del 2008». «Abbiamo chiesto di acquisire copia del fascicolo e attendiamo di conoscere nel merito le accuse formulate per poter rispondere puntualmente alle contestazioni e dimostrare il corretto operato da parte del direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore», dichiara il difensore del direttore generale del Policlinico di Bari.