I Carabinieri della Stazione di Toritto unitamente a personale della Sezione Operativa di Modugno ed ai colleghi del nucleo cinofili hanno passato al setaccio l’abitazione e l’attività commerciale di una 34enne già nota alle forze dell’ordine. Diverse erano le segnalazioni pervenute negli ultimi giorni che indicavano un andirivieni di “clienti” dal locale commerciale della donna e dalla sua abitazione, pertanto i militari ieri hanno deciso di procedere al controllo.

Non appena i militari sono giunti presso l’attività commerciale, la donna, colta di sorpresa, ha fatto un balzo, ed è corsa sul retro del negozio, portandosi una mano alla bocca. I militari si sono immediatamente accorti dell’anomalo comportamento e del movimento effettuato dall’interessata, e l’hanno immediatamente invitata a consegnare quanto stesse nascondendo. Dopo qualche tentennamento la donna estraeva dalla bocca un involucro di carta d’alluminio, all’interno del quale erano occultate ben 11 cipolline di sostanza stupefacente del tipo cocaina, che la donna aveva tentato invano di ingerire. A quel punto continuavano con maggior impegno le attività di perquisizione del locale, ove veniva rinvenuto anche diverso denaro in contante, non collocato all’interno della cassa dell’attività commerciale e ritenuto essere il provento della parallela attività della donna.

In totale i militari hanno sottoposto a sequestro complessivi 5,7 grammi di cocaina, la somma contante costituita da banconote di piccolo taglio ed ammontante a 1.510 euro, oltre ad un cellulare Nokia mod. 105, uno di quei telefoni piccoli, ormai di moda tra gli spacciatori, poiché privi di connessione ad internet e su cui solitamente viene installata una sim intestata ad una terza persona.

Viste le modalità di detenzione della sostanza, il fatto che la stessa fosse frazionata in più dosi e pronta per essere venduta, il tentativo della donna di occultare la sostanza che aveva in dosso mettendola in bocca, gli investigatori hanno fin da subito escluso che il possesso di quanto rinvenuto fosse per uso personale, pertanto hanno sequestrato quanto rinvenuto e per la donna, che ha precedenti specifici nel settore degli stupefacenti, è scattata la denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.