Dopo quella inglese, sudafricana, brasiliana, indiana, ora a preoccupare l’Italia è la variante svizzera.

Il primo caso è stato accertato in Piemonte, dal laboratorio dell’Irccs di Candiolo, nel tampone di un paziente 57enne. L’uomo sta bene e non presenta sintomi di rilievo.

La variante svizzera è pericolosa in quanto è altamente infettiva al pari di quella inglese, all’origine dei numeri disastrosi registrati in Italia durante la terza ondata, ma per il momento risulta contrastabile dai vaccini disponibili.