Ha dell’assurdo quanto successo a una donna pugliese, vittima di prese in giro, ansie e sofferenze per essersi invaghita di un poliziotto piemontese sui social, in particolare dopo averlo conosciuto su Facebook. Peccato che non si trattasse però di un lui, ma di una lei, condannata a distanza di anni da questa bislacca e triste vicenda sentimentale a 6 mesi di reclusione per sostituzione di persona finalizzata al soddisfacimento sessuale.

La vicenda

La vicenda si è sviluppata tra il 2014 ed il 2016, tra il Piemonte e la Puglia, luogo di residenza del falso poliziotto di nome Valentino – risultato essere una 53enne salentina, residente a Carmagnola, comune dell’area metropolitana di Torino – , ed il basso Salento, dove invece vive la vittima. I due, dopo essersi conosciuti sui social, hanno intrecciato una relazione a distanza. E sebbene si siano sentiti tutti i giorni anche al telefono, la salentina non ha nutrito alcun sospetto, almeno finché la donna non si è imbattuta in una foto su Facebook, in cui il suo “Valentino” era taggato col nome di Emanuele. Un uomo sposato, con un altro lavoro: praticamente un’altra persona. Tanto è bastato per iniziare a fare sorgere i primi dubbi, che la donna ha deciso di risolvere consultando un cartomante. Carte e tarocchi hanno rivelato che Valentino è in verità una donna, come la stessa salentina ha poi scoperto dopo essere riuscita a recuperare il numero di casa del suo amato e aver ascoltato dall’altra parte della cornetta una voce palesemente femminile. Raggirata e illusa, ma affatto disposta a essere presa in giro, la vittima ha così trascinato il falso fidanzato in tribunale, riuscendo a ottenere una condanna a 6 mesi di carcere.