“Questa mattina abbiamo depositato una richiesta urgente di incontro con il Sindaco di Bari, insieme al Segretario cittadino della Lega Lorenzo Carbone, per affrontare senza indugio il tema legato alla installazione di un deposito nucleare nel territorio di Gravina. Gravina e la Murgia hanno bisogno di investimenti per il turismo, per l’agricoltura e per il manifatturiero ed invece il Governo ci ha impacchettato questo bel regalo”. Così Fabio Romito, Consigliere Città Metropolitana di Bari, e Lorenzo Carbone, Segretario Cittadino Lega Gravina.

“Contestiamo il metodo di una scelta comunicato di notte, come fuggiaschi, nel pieno di una crisi di Governo e alla confusione generata dai DPCM. Che sia una nuova strategia della tensione? Curioso poi che sia lo stesso partito del Sindaco Valente ad avallare una simile scelta. Noi di sicuro non staremo con le mani in mano” concludono seccamente i due esponenti della Lega. Ma cosa è successo per scatenare una reazione tanto dura?

La notizia in effetti tiene banco da stamattina, dopo un’attesa durata sei anni, nella notte la Sogin, società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari, ha diramato l’elenco delle 67 aree idonee allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi italiani dove sarà costruito il Deposito nazionale. Tra i siti indicati, figurano Gravina, Altamura e Laterza. La cosa non è piaciuta per niente. “La Murgia non si tocca” hanno rimarcato Carbone e Romito.