La divisione dell’Italia in tre fasce è un meccanismo creato dal Governo per scongiurare il lockdown nazionale. Purtroppo, però, il premier Conte e il ministero della Salute stanno pensando a delle misure che possano arginare la creazione di assembramenti nei centri città soprattutto nel weekend.

Per non smontare il criterio scientifico costruito nell’ultimo dpcm, il Governo sta pensando a una nuova strada per tenere la curva sotto controllo. Si tratterebbe di un lockdown leggero che consentirebbe alle fabbriche e alle professioni di andare avanti, ma chiuderebbe bar e ristoranti in quasi tutti il territorio nazionale, limitando il più possibile gli esercizi commerciali.

Si parla di chiusure dei negozi nel weekend, come già avvenuto per i centri commerciali, mentre rimarrebbero aperti farmacie, alimentari, parafarmacie, edicole e tabaccai. Nel frattempo i ministri Speranza e Boccia premono affinché i sindaci e presidenti di regione facciano scattare misure più severe per limitare gli assembramenti nelle vie dello shopping.

A Palazzo Chigi sono state cerchiate due date di rosso: il 13 novembre e il 17 novembre. Nella prima il ministro Speranza firmerà un nuovo pacchetto di ordinanze che potrebbero far sparire del tutto le zone gialle, mentre nella seconda data si valuterà se uniformare le restrizioni in tutta Italia, facendola diventare per intero zona rossa.

Per quanto riguarda la scuola, invece, dal Governo non viene esclusa l’ipotesi di una nuova chiusura, come quella decisa in Puglia e Campania. Sulla stessa linea anche la Basilicata che si è detta pronta a valutare la didattica a distanza.