Due giorni per avviare le procedure di sanificazione e l’esecuzione dei tamponi al personale venuto in contatto con un paziente poi risultato positivo. La denuncia, nero su bianco, arriva da Domenico Losacco, segretario aziendale Fials Oncologico Bari.

“Siamo venuti a conoscenza di un caso di positività al CoVid-19 da parte di un paziente recatosi presso il nostro Istituto in data 14 agosto 2020 e nello specifico presso gli ambulatori di oncologia medica Don Tonino Bello” scrive Losacco in una nota inviata, tra gli altri, al direttore generale, al direttore sanitario, al Risk Manament e al medico competente dell’istituto.

“La notizia di positività al CoVid-19 del predetto paziente era nota alle figure aziendali già dal giorno 15, ma a tutt’oggi (17 agosto, ndr) ed inspiegabilmente, non è stato disposto il tampone a nessuno degli operatori di ogni ordine e grado degli ambulatori di oncologia medica “Don Tonino Bello” sottolinea.

“Inoltre – aggiunge – non risulta essere stata disposta nessuna sanificazione degli ambienti e cosa ancora più grave, non sono stati allertati tutti i pazienti che nella giornata del 14 hanno sostato nella sala di attesa dei suddetti ambulatori, dove tra l’altro, non viene garantita la distanza di sicurezza sociale, e che in data odierna fruiranno di prestazioni ambulatoriali”.

“La FIALS e la RSU sono a denunciare gli inadempimenti posti in essere dalla Direzione Sanitaria, Risk Management e Medico Competente e nel contempo chiedono che venga disposta la chiusura temporanea dei predetti ambulatori” conclude, riservandosi di formalizzare apposito esposto agli organi competenti a tutela degli operatori sanitari e degli utenti dell’Oncologico di Bari.