Alla fine si sono dovuti calmare per forza, i due passeggeri che sono quasi venuti alle mani sul treno Roma-Lecce, sono rimasti fermi ognuno sulle proprie posizioni, ma grazie all’intervento del controllore è stato sicuramente evitato il peggio.

Per chi avesse perso i primi due capitoli della storia, tutto è nato dal fatto che l’uomo, apprendiamo oggi essere di Andria e non barese come circolato nei giorni scorsi, non indossava la mascherina nel vagone perché, a suo dire, risultasse difficile parlare a telefono.

L’uso della mascherina sui mezzi di trasporto pubblico, ricordiamo, è obbligatorio: “Gli accessi ai mezzi pubblici sono contingentati in modo da garantire la possibilità del rispetto del distanziamento interpersonale – si legge sul sito governo.it -. È obbligatorio l’uso della mascherina o di altri dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Nel dettaglio le regole relative ai mezzi pubblici sono indicate nell’allegato 14 del dpcm 17 maggio 2020. Sono altresì da seguire le indicazioni delle competenti autorità locali e del personale preposto al trasporto”.

Le rimostranze veementi della signora hanno però sortito l’effetto contrario, portando scompiglio in treno e sgomento tra i passeggeri, molti hanno filmato quei momenti con lo smartphone e condividendo sui social le scene immortalate. Il tenore dello scambio tra i due è proseguito anche davanti al controllore, che è poi riuscito in qualche modo a prendere la situazione in mano.

Stando al racconto degli altri passeggeri, l’addetto della compagnia di trasporto è riuscito a far calmare i contendenti minacciando di chiamare la Polizia Ferroviaria e di farli scendere dal treno. Non si son stretti la mano, ma entrambi dopo essersi ricomposti hanno indossato la mascherina e preso ognuno la propria strada.