“L’ho sentito l’ultima volta il 25 aprile alle 10, doveva prendere il treno per tornare in Italia quella mattina, ma non aveva i soldi per il viaggio. Così abbiamo deciso che sarebbe partito la sera, il tempo per fargli arrivare il denaro. Da allora non ho più avuto sue notizie. So solo che i soldi sono stati prelevati alle 3 del pomeriggio”. Angelo Toscano non si dà pace, suo figlio Vito, 37enne, si è trasferito in Germania a dicembre dell’anno scorso.

Lavorava in un ristorante a Stoccarda, che però ha chiuso quando è scoppiata la pandemia del coronavirus. Il titolare non lo poteva più tenere, gli ha dato l’ultima paga verso metà marzo. Con le attività ferme, Vito non è riuscito a trovare lavoro e quando i soldi sono finiti si è ritrovato in mezzo a una strada, solo, lontano da casa, in balia degli eventi. Non a caso, è stato anche derubato delle poche cose che aveva con sé, un borsone e il cellulare.

In qualche modo è arrivato a Stoccarda, dove ha chiesto aiuto al Consolato italiano. Tramite le autorità si sono interessati di lui i servizi sociali e la Caritas, è stato predisposto il rientro in Patria, passando da Monaco, l’arrivo a Bolzano, dove si sarebbe dovuto rivolgere ai Carabinieri, la quarantena obbligatoria e via dicendo. Fino alla mattina del 25 aprile.

Non avendo più il telefono, ha chiamato il padre a Grumo Appula dal Consolato, da dove poi è stato instradato verso la stazione. Da allora nessuno lo ha più visto o sentito. Resta solo la traccia del prelievo di denaro da parte di qualcuno. Papà Angelo sta smuovendo mari e monti per ritrovarlo, ha sporto denuncia, arrivata in Germania tramite l’Interpol, ha contattato la trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?, che ha diffuso la storia di Vito proprio ieri sera. Se qualcuno ha o crede di avere notizie di Vito, si faccia avanti.