Gli operai a lavoro nel cantiere del nuovo Ipermercato di Santa Caterina, avrebbero tritato un tubo di circa 20 metri in amianto eternit e poi tombato nelle campagne vicine.

Testimone il figlio del proprietario a cui è stato espropriato il terreno in cui è stato trovata la tubazione: “Ho visto con i miei occhi ciò che hanno fatto – dice Nicola – una volta trovato il tubo invece di seguire le procedure per lo smaltimento senza danneggiare l’ambiente, l’hanno fatto in mille pezzi e poi sotterrato. Tutto ciò a danno di chi era lì vicino con la paura che possa finire in qualche falda acquifera”.

Ma la domanda che ci siamo posti è: perché si trova in una campagna un impianto fatto con un materiale molto pericoloso bandito da più di 25 anni in Italia? Nicola ci ha dato una risposta alquanto sensata che ha chiarito i nostri dubbi: “Mio nonno parecchio tempo fa, prima che l’eternit diventasse proibito – ci racconta – aveva fatto installare un impianto idrico per collegare la campagna al pozzo. Tutto questo dopo aver diviso il latifondo che poi ha donato ai figli”.

Assieme all’ex consigliere comunale Donato Cippone, Nicola si è rivolto alle autorità competenti per denunciare quanto è accaduto questa mattina, con a seguito le foto che testimoniano quanto successo.