Detenzione abusiva di armi clandestine e banconote false. Ad Adelfia il 30enne incensurato Michele Bratta, nato a Bari, ma residente nel piccolo comune a poca distanza dal capoluogo,è stato arrestato dalla Polizia di Stato. I militari, durante la perquisizione in casa dell’uomo, hanno trovato e sequestrato una somma pari a un milione di euro composta interamente da banconote false di ottima fattura, tanto da poter essere facilmente scambiate per quelle autentiche, insieme a armi clandestine, parti di esse, e munizioni.

I poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto il 30enne a seguito di perquisizione domiciliare nell’ambito della quale è stato trovato in possesso di:
– 10 pistole semiautomatiche;
– 2 silenziatori;
– 679 cartucce di vario calibro.

Tutte le armi sequestrate, lubrificate e perfettamente funzionanti, prive di marchio identificativo e di numero di matricola, originariamente a salve, sono risultate modificate per renderle offensive mediante sostituzione della canna. Le armi sono state sottoposte al vaglio tecnico e balistico, effettuato dagli agenti del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica.

Nel corso della perquisizione è stato inoltre rinvenuto e sequestrato un trolley al cui interno era custodita la cifra complessiva di 965.180 euro falsi, composta da:
– 3799 banconote da 20 euro;
– 17784 banconote da 50 euro.

Al termine degli atti di rito, Bratta è stato associato presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso indagini tese a riscontare la provenienza delle armi e delle banconote false, oltre che a verificare l’eventuale contiguità dell’arrestato alla criminalità organizzata.

Secondo le prime indagini pare che Bratta avesse una parentela con il noto clan del quartiere Japigia. L’ipotesi degli investigatori è che il gruppo malavitoso avesse allargato i suoi interessi criminali anche nelle banconote false. Inoltre pare che le banconote fossero state contraffate e stampate in Campania e ciò dimostra i legami delle organizzazioni criminali baresi con quelle camorristiche.