Un immobile e di tre rapporti bancari per un valore complessivo di 500mila euro. A tanto ammonta l’operazione di confisca messa in atto dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari nei confronti del pregiudicato Matteo Bombacigno.

Il provvedimento di confisca definitiva, preceduto dal sequestro preventivo, è stato disposto dal Tribunale di Bari all’esito del rigetto del ricorso presentato dal proposto presso la suprema Corte di Cassazione, poiché il pregiudicato barese non è stato in grado di dimostrare la provenienza lecita dei beni già sottoposti a sequestro.

L’uomo, 55 anni, vanta precedenti penali e di polizia per i reati contro il patrimonio, in materia di armi e di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; inoltre, lo stesso è stato più volte attinto da misure di prevenzione personali della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e dell’avviso orale.

Le attività investigative eseguite dai finanzieri, nell’ambito delle quali sono stati valorizzati in chiave patrimoniale gli elementi informativi acquisiti nel corso delle indagini penali, hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica.