Era stato installato appena 13 giorni fa, regalato dal club locale del Rotary il 18 febbraio scorso, custodito in una teca nei pressi della scuola elementare Mazzini, in centro. Due giorni fa, il 1° marzo, l’amara sorpresa. Qualcuno, per rivenderlo, per fare uno sfregio, perché annoiato o chissà quale assurdo motivo, lo ha rubato. Il grave episodio è stato denunciato ai Carabinieri, l’azienda produttrice è stata avvisata in modo da renderlo inutilizzabile e i rotariani stanno ora valutando cosa fare per far sì che un gesto di utilità ad alta valenza sociale venga nuovamente penalizzato, come ormai spesso succede ultimamente.

Fin qui i fatti. Ora qualche considerazione. Un defibrillatore è un apparecchio che serve a salvare la vita della gente, fondamentale nella medicina dell’emergenza-urgenza. Non è un elettrodomestico di uso comune e noi per primi non ci azzarderemmo mai a utilizzarlo senza adeguata preparazione. Non è un ferro da stiro o un forno a microonde, che chiunque può utilizzare. Al pari del ferro da stiro e del microonde, chiunque può averne bisogno. Nessuno può escludere categoricamente di avere un infarto. Noi, a chi lo ha rubato, auguriamo che venga.