Nessuna responsabilità per la morte di un bimbo di un anno e mezzo, avvenuta nel corso di un intervento chirurgico a causa di un’encefalopatia epilettica, è imputabile a Giovanna Polimena, il medico anestesista dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII. Si è espressa così la Corte d’Appello di Bari, assolvendo con formula piena la donna, inizialmente accusata di cooperazione in omicidio colposo, perché “il fatto non sussiste”.

Il medico agì, secondo la Corte d’Appello, rispettando pienamente i protocolli sanitari e le regole deontologiche della sua professione. È stata dunque accolta la richiesta di Teresa Chiarilli e Vito Nanna, avvocati della donna, che era stata condannata in primo grado a quattro mesi di reclusione con pena sospesa. La morte del bambino aveva dato il là a un’indagine che aveva portato all’incriminazione di altri tre medici, tutti assolti.