Nessuna truffa. Un video “alterato” dai clienti e un equivoco che si sarebbe risolto facilmente chiedendo spiegazioni in cassa. Ad assicurarlo è Vincenzo D’Oronzo, titolare dei punti vendita Alcott di via Principe Amedeo e corso Cavour.

I fatti. Una foto postata su Facebook accusava i punti vendita Alcott di Bari di truffare i propri clienti attraverso una scontistica saldi che in realtà, secondo questa versione, non forniva ad essi alcun vantaggio. Negli stessi minuti in redazione ci arrivava un video. Un’etichetta rossa da saldi, un cartellino originale, due prezzi diversi e tanti dubbi.

A chiarirli è proprio il titolare dei due punti vendita. «Nessuna truffa – dice Vincenzo D’Oronzo – il video è stato sicuramente “alterato” da chi lo ha girato. Come? Avranno applicato l’etichetta rossa di un altro articolo più costoso su quello che invece mostrano alla videocamera. Non mi spiego il motivo ma è così. Tra l’altro è letteralmente impossibile che qualcuno nel mio negozio abbia preso indietro la merce e restituito i soldi di un acquisto. Abbiamo la coscienza pulita e mai avremmo proposto al cliente una cosa simile».

Argomentato è anche il chiarimento circa la foto contestata. «L’azienda ci invia la merce con un doppio cartellino – spiega D’Oronzo – prezzo di vendita “normale” e prezzo di vendita a saldo. La legge italiana però in periodo di saldi ci impone di esporre prezzo originale, percentuale di sconto e prezzo scontato. Da qui l’iniziativa delle etichette rosse. La ragazza che ha acquistato la camicia, e che poi ha pubblicato la foto su Facebook, non ha fatto altro che sollevare l’etichetta rossa e trovare il prezzo a saldo che ci impone l’azienda. Se si fosse recata in cassa avrebbe avuto tutte le spiegazioni del caso».