Un testimone di giustizia ha tentato di darsi fuoco davanti alla Prefettura di Monza con del liquido infiammabile procurandosi, per fortuna, solo delle ustioni alle mani. Si tratta dell’imprenditore di Altamura, Francesco Di Palo.

Di Palo era il titolare della ‘Venere srl’ di Matera, società che produceva vasche idromassaggio. La società dichiarò fallimento un anno prima che l’imprenditore decidesse di denunciare alla magistratura di Bari soprusi subiti dalla malavita altamurana e presunti intrecci tra questa, la politica e le Forze dell’Ordine.

Diventato testimone di giustizia, nell’ottobre 2011 chiese di uscire dal programma di protezione perché il Viminale non gli pagava più l’affitto della casa nella località protetta in cui viveva. Seguirono proteste pubbliche contro il ministero e la procura di Bari.

Di recente è effettivamente uscito dal programma di protezione, ma lui e la sua famiglia continuano a sentirsi in pericolo. Il gesto estremo compiuto davanti alla Prefettura di Monza riapre un capitolo della vita dell’imprenditore altamurano di fatto mai chiuso.