Prestava denaro per far fronte alle più basilari esigenze familiari di chi ne avesse bisogno. Un’opera di bene si potrebbe pensare. Peccato che i soldi le venissero poi restituiti con interessi usurai tra il 30% e il 200%. È quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri che hanno portato agli arresti domiciliari di una 63enne incensurata residente nel quartiere San Paolo, ritenuta responsabile del reato di usura.

La criminale, tra il 2008 ed il 2013, facendo leva sullo stato di necessità di alcune donne in difficoltà economiche, si è resa disponibile a prestare loro somme di denaro, anche in più occasioni, con l’’obbligo di restituirle con rate mensili che prevedevano un surplus, un “caffè come lo definiva lei”, che le indagini hanno dimostrato attestarsi tra il 30% ed il 200% di interesse annuo. Un caffè costoso.