“Bari. Prendo un taxi per andare dall’hotel al lungomare, la distanza è poca ma fa troppo caldo per andare a piedi. Arrivo. Sono 7 euro e 50. Neppure ho preso il portafogli dalla borsa e il tassista mi fa: ‘Se mi dà 2 euro e 50 spicci mi fa un favore'”. Inizia così il post pubblicato su Instagram da Selvaggia Lucarelli, che mostra in un video di quasi 2 minuti l’accesissima discussione avuta con un tassista del capoluogo che, di fatto, non le permette di pagare la corsa con la carta. L’autista infastidito, spiega di poter accettare solo il pagamento in contanti, perché, a suo dire, non c’è linea internet necessaria per il funzionamento del Pos: “Non va, oro lo butto a mare“.

“Capisco già che mi sta chiedendo di pagare in contanti in modo non troppo subliminale – continua il post -. Al che gli do la carta. Lui come da previsione si scoccia e apre il cruscotto con fastidio, dice: ‘Eh ora devo vedere se il pos mi funziona‘”. La giornalista, arrivata in Puglia per la presentazione del libro scritto con il suo compagno Lorenzo Biagiarelli, non ci sta e insiste, sottolineando come sia illegale non permettere di saldare la corsa tramite carta e avere a bordo del taxi un dispositivo guasto.

Il diverbio si conclude con il tassista, che “pur di non far pagare con la carta” Lucarelli, la fa scendere dall’auto, “regalandole la corsa” e dicendo “oggi è friiii”. “Che categoria imbarazzante, indegnamente protetta dal Governo”, esclama la giornalista prima di uscire dall’auto, e lui controbatte con un sarcastico: “Eh si, la razza tua è buona“.

Dopo la pubblicazione del filmato online, l’uomo si è detto pronto a querelare Selvaggia Lucarelli per violazione della privacy, poiché il volto sembrerebbe non sia stato censurato. L’autista ha annunciato anche una richiesta di risarcimento danni per immagine postata senza consenso. “Il collega non aveva riconosciuto la Lucarelli, si è comportato rispettando le regole. Può capitare un disservizio dovuto alla linea, ma è davvero assurdo attaccare tutta la categoria dei conducenti di taxi”, ha affermato Bartolo Scaramuzzi, portavoce del sindacato Cna.