La scoperta è stata fatta a Santo Spirito, rione di Bari, grazie al geologo in pensione Vincenzo Colonna, di 88 anni.

Il ritrovamento è avvenuto per caso: mentre il professor Colonna stava passeggiando, ha scorto cinque impronte impresse nella roccia, probabilmente riconducibili a quelle degli Anchilosauri, enormi dinosauri erbivori vissuti nel periodo “Cretaceo inferiore” circa 100 milioni di anni fa. Le orme sono come scolpite nella roccia bianca della litoranea e, in esse, sono ben visibili le zampe. Sono tutte a pochi metri l’una dall’altra e in una si possono scorgere addirittura tre dita.

Nell’era del Cretaceo esisteva un unico grande continente, il Gondwana, che comprendeva tutte le terre attualmente presenti nell’emisfero: “Non è un caso che a distanza di milioni di anni siano sopravvissuti questi segni, questa era infatti un’area lagunare“, spiega il geologo a Barinedita. “Il fondale era basso e i rettili dell’epoca venivano a cercarvi il cibo e ovviamente lasciavano le proprie orme su queste fragili distese di detriti, diventate col tempo solide rocce”.