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Durante la giornata di ieri, 17 maggio, le sirene antiaereo hanno allarmato tutte le regioni dell’Ucraina. A scatenare la propria furia su Kiev sarebbero stati, secondo il capo dell’amministrazione militare ucraina, bombardieri strategici dalla zona del Mar Caspio. La Russia avrebbe schierato dopo l’attacco droni da ricognizione sulla capitale ucraina, i sistemi di difesa avrebbero però fatto il loro dovere, neutralizzando gli obiettivi nemici. I detriti dei missili scagliati dal Cremlino avrebbero causato incendi a Kiev; le autorità locali non hanno segnalato morti o feriti. Vittime sono state registrate invece a Odessa, dove i missili russi hanno colpito uno impianto industriale. Sotto attacco anche Zaporizhzhia e Kherson. La città di Bakhmut continua ad essere il vero centro degli scontri tra le forze militari russe ed ucraine.

Nuovo attacco su Kiev, a Nikolayev colpito impianto industriale

Dopo quello della scorsa notte, giudicato un attacco senza precedenti, la Russia lancia un altro attacco su Kiev. I sistemi di difesa ucraini, tuttavia, continuano a reggere. “Tutti gli obiettivi nemici nello spazio aereo di Kiev sono stati rilevati e distrutti“, così si legge nel rapporto di un corrispondente dell’agenzia di stampa Ukrinform. Nella zona circostante, i proiettili nemici potrebbero aver causato danni ad auto, edifici circostanti, foreste e parchi. Non sono state segnalate, per il momento, delle vittime. Le Forze di Mosca avrebbero effettuato in totale 57 raid aerei e 96 attacchi missilistici soltanto nella giornata di ieri. Non sono state risparmiate zone popolate, secondo quanto riportato dai media ucraini. Nella città di Nikolayev, Ucraina meridionale, i razzi del Cremlino hanno raggiunto durante la notte un impianto industriale, come riferito dal capo dell’amministrazione regionale. Secondo il ministro della Difesa russo si tratta di un deposito di munizioni ucraino. La struttura è stata seriamente danneggiata. Non sono stati segnalati morti o feriti, in precedenza era scattato un allarme antiaereo.

Morti a Zaporizhzhia e Odessa

Nella regione di Zaporizhzhia, un 68enne residente a Huliaipole è morto sotto i colpi dei bombardamenti russi.”Sfortunatamente, un residente di 68 anni di Huliaipole è morto per le ferite riportate durante i bombardamenti“, ha scritto Yuriy Malashko, capo dell’amministrazione militare regionale su Telegram. Le bombe russe non hanno risparmiato la città di Odessa, in cui sono stati registrati un civile morto e due feriti; lo ha fatto sapere South Operational Command sui social. “L’attacco è stato sferrato da diverse direzioni. La maggior parte di essi è stata distrutta dalle unità di difesa contraerea ma, sfortunatamente, alcuni proiettili hanno colpito infrastrutture industriali. Un civile è stato ucciso e due feriti“, si legge nel rapporto di un corrispondente di Ukrinform.

La situazione a Bakhmut

Secondo il comandante russo di Akhmat, le unità stanziate a Bakhmut starebbero facendo un buon lavoro contro le forze ucraine e l’hardware nemico. “Sì, hanno una certa quantità di forze e attrezzature, ma anche loro si rendono conto che al momento non sono in grado di cambiare nulla sul fronte con questa quantità di forze e attrezzature. Vediamo uno schema prevedibile: hanno sottovalutato le loro forze, mezzi e capacità, e ora stanno ricominciando a inciampare nello stesso problema, poiché chiedono più armi“. Questo quanto dichiarato da Apty Alaudinov, vice comandante nella Repubblica popolare di Lugansk, sul canale di notizie Rossiya-24. Da Ukrinform riferiscono: “Nella direzione di Bakhmut, le truppe russe continuano a condurre azioni offensive. Sono in corso feroci battaglie“.

La proposta ucraina: 100 km di zona smilitarizzata

Come riportato anche dalla TASS, l’alto funzionario dell’intelligence ucraina Kirill Budanov ha proposto di creare una zona smilitarizzata di 100 km tra Ucraina e Russia. “La questione della fine della guerra comporta la creazione di una zona smilitarizzata; questo è il nostro obiettivo“, ha detto il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino al canale televisivo ucraino Islandia. Il Governo russo aveva precedentemente espresso la sua disponibilità a negoziare con l’Ucraina per raggiungere una soluzione del conflitto. Allo stesso tempo, tuttavia, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato che il principale ostacolo a tali colloqui è stato il divieto di condurre negoziati con il presidente russo Vladimir Putin, sancito legalmente dal decreto del presidente ucraino Vladimir Zelensky del 30 settembre 2022.