È sempre più difficile per gli studenti andare a studiare fuori casa perché il costo degli affitti aumenta di anno in anno vertiginosamente. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato un decreto, in attuazione delle misure previste dal Pnrr, che istituisce un gruppo di lavoro interministeriale esperto in materia di alloggi e diritto allo studio. Questo team si occuperà di individuare il costo medio adatto per ogni posto letto a livello territoriale. Il decreto prevede inoltre uno sconto del 15% sul costo finale per ogni posto letto.

Gli studenti dormono in tenda davanti all’università per protesta

L’iniziativa è partita da Ilaria Lamera, una studentessa di 23 anni iscritta al quarto di anno di Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano. Non volendo più fare la pendolare dalla città meneghina e Bergamo, una sera Ilaria ha deciso di dormire in tenda di fronte al Politecnico, inaugundo così la protesta contro i cari affitti a Milano. “La situazione qui in città è impraticabile. Sono andata a visitare un numero indeterminato di casa e per tutte chiedevano per una singola dai 700 euro in su, senza le spese”, racconta Lamera. “Per le doppie il prezzo era più basso – spiega la ragazza – ma in condizione invivibili: due persone stipate in camerette piccolissime o sporche”. La sua azione di protesta è stata appoggiata da Terna Sinistrosa, una lista studentesca del Politecnico milanese.

Anche gli studenti della Sapienza di Roma hanno appoggiato questa iniziativa. Alcuni universitari si sono accampati davanti al Rettorato per protestare sulla situazione abitativa a Roma, dove le stanze costano in media 500 euro. Gli studenti chiedono a gran voce attraverso contributi di alloggi e borse di studio delle agevolazioni per i fuorisede, che a Roma sono quasi 40mila. Leone Piva, coordinatore di Sinistra Universitaria, afferma: “Crediamo che il Governo, invece di investire nelle residenze private, debba invertire la direzione in tema di politiche abitative, attuando delle manovra che riescono ad appianare i prezzi degli alloggi, rendendo La sapienza e Roma degli spazi che siano realmente a misura degli studenti”.

A Bari affitti introvabili anche per colpa del turismo

“L’emergenza affitti” affligge lo Stivale da Nord a Sud, e la città di Bari non viene risparmiata. Nel capoluogo pugliese molti studenti faticano a trovare appartamenti non solo a causa dei prezzi troppi alti o delle pessime condizioni in cui versano le camere messe in affitto, ma anche per via del turismo. Stando a La Repubblica di Bari, ad oggi, molti proprietari pare siano stati stati costretti a trasformare in b&b le proprie abitazioni e ad alzare il prezzo delle camere per universitari fuori sede, arrivando a chiedere anche 400 euro per una singola. Davanti a una situazione del genere molti giovani hanno deciso di spostarsi in zone limitrofe, come Casamassima e Triggiano, dove i costi sono a tratti più accessibili.