rapporto di valutazione
Fonte: Pagina Facebook della Regione Puglia

Presentato in anteprima il Rapporto di valutazione di impatto sanitario sulle previsioni di produzione dell’acciaieria di Taranto questa mattina in Regione Puglia. Lo studio è stato commissionato dall’ente locale e condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La pubblicazione ufficiale avverrà nelle prossime settimane in lingua inglese, ma il rapporto sarà disponibile in anteprima in italiano nelle prossime ore sul sito della Regione. Lo studio resterà negli archivi OMS per ulteriori approfondimenti a livello internazionale.

All’incontro erano presenti: il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, la direttrice del Centro Europeo per l’Ambiente e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (sede di Bonn) Francesca Racioppi, il dirigente del Ministero della Salute Pasqualino Rossi in sostituzione del direttore generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute Giovanni Rezza, il direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma Marco Martuzzi e il presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto Cosimo Nume. L’evento è stato moderato da Prisco Piscitelli, delegato del Presidente per i rapporti con l’OMS ed è stato organizzato anche in diretta streaming sulla pagina ufficiale Facebook della Regione Puglia.

“Abbiamo sentito la necessità di chiarire rapidamente una serie di tentativi che sono stati fatti da taluni di mettere in discussione i processi di valutazione di danno sanitario che la Regione Puglia ha sempre evidenziato in questi anni”. Così Michele Emiliano ha dato il via alla presentazione, indicando i motivi che hanno spinto l’ente a rivolgersi direttamente all’OMS.

“Io voglio organizzare un lavoro di monitoraggio permanente con l’OMS. (…) Se quella fabbrica non ci fosse mai stata, sarebbe stata per noi una grande fortuna. Questo sconvolgimento non ha portato nessuna particolare ricchezza alla nostra terra, ma solo gravissimi lutti” continua l’ex sindaco di Bari.

“È un piacere e un onore per l’OMS presentare in anteprima gli studi che abbiamo condotto su commissione della Regione Puglia” ha commentato Francesca Racioppi direttrice del Centro Europeo per l’Ambiente e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (sede di Bonn) in apertura della presentazione.

Lo studio

Il prof. Marco Martuzzi ha poi illustrato i dati ottenuti e le metodogie che hanno portato ai risultati dello studio. La mappa oggetto di valutazione indica le zone di TarantoStatteMassafra.

rapporto di valutazione
Mappa oggetto dello studio – Fonte immagine: Pagina Facebook della Regione Puglia

Il rapporto di valutazione dell’impatto sanitario si è basato sui dati degli enti pubblici pugliesi. Infatti, non è stato possibile ottenere informazioni e dati di prima mano per i ricercatori OMS a causa della pandemia. I tre scenari di emissione presi in esame sono stati:

  • il 2010, prima della convenzione dell’Aia;
  • il 2012, con una produzione di 8 milioni di tonnellate di acciaio da parte dell’ex Ilva;
  • il 2015.

Dai dati è evidente che l’arrivo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ha ridotto di un terzo le emissioni, accanto a una produzione più bassa. Anche le morti premature si sono ridotte nello stesso periodo.

Le valutazioni economiche, invece, hanno preso come riferimento la mortalità prematuraquanto si è speso negli ospedali per venire incontro alle esigenze di chi si è ammalato gravemente. I risultati non lasciano dubbi per i ricercatori OMS. Il territorio avrebbe perso 85 milioni di euro prima dell’Aiasolo 15 milioni nel 2015. Gli ospedali, invece, avrebbero speso oltre 30mila euro prima dell’Aia e poco più di 5mila euro dopo.

“Abbiamo una grandissima opportunità per fare gli investimenti giusti. Un’occasione che non possiamo non cogliere” conclude la professoressa Racioppi. Ora, dopo le necessarie valutazioni da integrare per quanto non si è potuto ottenere per via della pandemia, è importante coinvolgere il comparto sanitario e i vari stakeholders tenendo conto anche dell’Agenda 2030 dell’ONU. La realizzazione del Piano Strategico Taranto Futuro Prossimo potrebbe essere un primo strumento attuativo.

Il caso Nume

“Siamo un po’ disorientati di aver ricevuto solo ieri sera un preliminare di questo studio a cui avevamo dato disponibilità già nel giugno 2019 (…). Avremmo dovuto poterci esprimere anche tecnocamente su questi aspetti”. È l’affondo del presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto Cosimo Nume a commento dello studio effettuato.

La replica del presidente Emiliano è pronta: si tratta solo di un’anteprima per evitare fughe delle notizie e il presidente dell’Ordine dei Medici potrà studiare tutto in modo approfondito nei prossimi giorni, in attesa della versione ufficiale in inglese.

La polemica con Arcelormittal

Michele Emiliano risponde alle domande dei giornalisti, che gli chiedono un commento su Arcelormittal. La proprietà ritiene che l’algoritmo utilizzato dalla Regione Puglia per lo studio sia falsato. “Il suo punto di vista è rispettabile ma non oggettivo (…). Il rapporto ha una sua oggettività ed è di per sé una risposta. (…)” è l’affondo di Emiliano.

Quanto la minor produzione incide sull’impatto? I dati sono in linea con le altre realtà industriali? Il coordinatore Martuzzi risponde a questa domanda dei giornalisti. “Quello che conta sono le emissioni e c’è una correlazione diretta. (…) Verde pubblico, accesso a spazi verdi, qualità nella gestione dei rifiuti sono difficili da quantificare in termini economici”. 

In più, spiega che il rapporto di valutazione dell’impatto sanitario ha tenuto conto della metodologia Sentieri, applicata da oltre 20 anni, che consente di effettuare un monitoraggio costante nel tempo. “Non tutti i Paesi europei lo hanno” è la conclusione di Martuzzi.