Si è laureato in Mediazione Internazionale il sesto studente rifugiato iscritto all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Da 7 anni in Italia, originario della Nigeria, Godwin è arrivato al traguardo accademico da lavoratore, junior software developer e con 5 anni di esperienza in mediazione culturale.

“È un traguardo molto importante per me, avere un titolo di studio è una chance importante, che tutti dovrebbero poter avere nella vita, e per me questa occasione è arrivata proprio quando non ci pensavo più. Grazie a tutta la comunità di Uniba e alla mia famiglia, un giorno spero di poter condividere questa gioia con tutti i miei affetti più cari”.

La prima laurea di uno studente rifugiato di Uniba era arrivata nel novembre 2019. A celebrarla il Magnifico Rettore Stefano Bronzini con la consegna del diploma in Scienze politiche. Michael era arrivato nel 2010 in fuga dall’Eritrea, con una formazione in Scienze Infermieristiche e due anni di lavoro in ospedale. Collaborando con organizzazioni internazionali che si occupano di migranti, aveva scoperto la mediazione culturale e deciso di studiare relazioni internazionali.

Quattro mesi dopo, nel febbraio 2020, Afana Bella, originario del Camerun era stato il primo rifugiato a laurearsi in Lingue e Letterature straniere. Nonostante gli ostacoli aggiunti dalla pandemia, nell’ottobre 2020 la laurea di Noureen e Barkat, due rifugiati pakistani, i primi a conseguire il titolo nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione. Sfuggiti alle persecuzioni religiose, entrambi docenti alle superiori con oltre vent’anni di esperienza alle spalle, insegnavano lingua inglese e chimica dopo una laurea nel loro Paese, non riconosciuta in Italia. Pochi giorni dopo, la laurea del 5° studente con protezione umanitaria, il primo nel corso in inglese di Economia e Commercio. Lamin, originario del Gambia, con una tesi sulla disuguaglianza economica nell’Africa Sub Sahariana.

A sostenere i percorsi accademici degli studenti con protezione internazionale (status di rifugiati o beneficiari di protezione sussidiaria), le borse di studio CRUI-Ministero dell’Interno-Andisu, che garantiscono il diritto allo studio a fronte di crediti formativi annuali. Per presentare domanda per l’accesso ai corsi di laurea magistrale, specialistica, a ciclo unico e dottorato di ricerca presso le università italiane per l’a.a. 2021/22 c’è tempo fino alle ore 12 del 30 luglio (https://www.crui.it/archivio-notizie/100-borse-di-studio-a-studenti-con-protezione-internazionale-202107091353.html).

Lo scorso anno, con 16 studenti risultati tra i primi cento borsisti in Italia e altri 8 risultati idonei su 204 candidati da 42 università italiane, Uniba si era classificata prima per numero di beneficiari davanti a La Sapienza di Roma e alle Università di Milano, Torino e Padova.

A sostegno degli studenti con background migratorio, l’Ateneo di Bari con una specifica Linea di Azione voluta dal Magnifico Rettore Stefano Bronzini a sostegno dei rifugiati e che nel 2019 ha sottoscritto il Manifesto delle Università Inclusive di UNHCR, oltre ad aver istituzionalizzato il servizio di Student Mentorship sviluppando un progetto con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. A coordinarlo il Centro per l’Apprendimento Permanente di Uniba che dal 2016 sostiene i processi di riconoscimento e validazione dei titoli di studio e delle competenze professionali dei rifugiati, primo passo per l’integrazione accademica degli studenti con protezione internazionale.