“Stupefatti dalla mancata attenzione dei vertici dell’Amministrazione, che con incuranza continuano a massacrare il personale con attività lavorativa correlata allo stress, rimarchiamo la protesta e la denuncia”. Le organizzazioni sindacali SAPPE, OSAPP, UIL, USPP, CISL, CNPP, SI.P.PE e SINAPPE denunciano l’esasperazione del personale della Casa Circondariale di Bari in merito al reparto sanitario SAI nel quale vengono assegnati centinaia di detenuti, ma che in realtà dispone di soli 24 posti letto.

“Questo porta a continui ricoveri nelle strutture esterne e decine di visite giornaliere – sottolineano i sindacati -. Il personale, insufficiente a garantire le esigenze dell’Istituto e del Nucleo Provinciale di Bari è ormai stremato con turnazioni continuative che hanno raggiunto anche 18 ore lavorative e ha superato ogni limite di sopportabilità”.

“Diciamo basta allo stato di schiavitù riservato alla Polizia Penitenziaria. Il Provveditore, chiamato nuovamente ad accertare le gravi situazioni rinvenienti dalla struttura SAI non ha ancora dato alcun segnale, escludendo le verifiche richieste con nota 117/21 del 15 giugno 2021 e con il sit in del 17 giugno 2021”.

“Tutti sindacati, a tutela dei lavoratori rappresentati dopo il sit in del 24 giugno, attiveranno azioni nei confronti dell’Amministrazione alla Magistratura del lavoro e continueranno a manifestare con l’astensione dalla mensa ed altre iniziative, fino a quando non sarà integrato l’organico di Polizia Penitenziaria di almeno 80 unità e si attui la chiusura della struttura sanitaria denominata SAI, in quanto non sufficiente a garantire le esigenze dei tantissimi detenuti assegnati che determinano gravissimo pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, oltre ad una nuova struttura Penitenziaria per la Città Metropolitana di Bari, utile a garantire l’attività richiesta dal territorio di competenza”.

“Le organizzazioni sindacali proseguono nell’azione di denuncia e di protesta e rinnovano la richiesta di convocazione al Sottosegretario con delega alla Giustizia,  l’Onorevole Francesco Paolo Sisto”.