La Giunta regionale ha dato il via libera alla “Agenda di Genere”, la nuova strategia regionale contro il divario di genere, annunciata lo scorso 8 marzo, con cui la Regione apre al confronto ed alla partecipazione del partenariato e del mondo delle associazioni femminili, al fine di raccogliere, entro giugno, proposte e osservazioni, integrandosi con il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 e con gli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

La Giunta si è avvalsa di uno specifico gruppo di lavoro che ha prodotto questo prima bozza, frutto del confronto con gli assessori e con le strutture delle diverse aree di policy. Il Gruppo di Lavoro composto da dirigenti e personale interno dotato di specifiche competenze e professionalità in materia di politiche di genere e programmazione, ha operato con il supporto della Consigliera per l’attuazione del programma, Titti De Simone, e con il contributo essenziale di molte altre dirigenti e funzionarie che hanno partecipato ad una lettura di genere di molte politiche pubbliche rivolte alla qualità della vita e al benessere socioeconomico dei pugliesi.

“Questo documento è una base di discussione concreta, un punto di partenza e non di arrivo – commenta il Presidente Emiliano che conclude – siamo la prima Regione a dotarsi di una Agenda di Genere delle politiche regionali”.

L’Agenda si dividerà in cinque “assi prioritari” tra cui:

QUALITÀ DELLA VITA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI: si intende migliorare le condizioni di vita delle donne e promuovere la loro partecipazione attiva attraverso un set di azioni che incidano sul contrasto agli stereotipi.

ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO: l’obiettivo strategico è l’empowerment femminile nei settori strategici di istruzione-formazione-lavoro agendo sul contrasto alle povertà educative, sugli incentivi per l’accesso al mercato del lavoro e sulla promozione della conciliazione vita-lavoro.

COMPETITIVITÀ, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE: favorire la partecipazione delle donne ai processi di sviluppo sostenibile e all’innovazione, sostenendo l’imprenditoria, l’auto-impiego, l’affermazione delle discipline STEM, il digital empowerment, la ricerca e innovazione.

PER UN LAVORO DI QUALITÀ: migliorare le condizioni del lavoro delle donne incidendo sulla precarietà, sul lavoro sommerso, promuovendo maggiore flessibilità lavorativa, agendo sui differenziali salariali e contrastando le molestie sul luogo di lavoro.

CONTRASTO ALLE MARGINALITÀ E ALLA VIOLENZA DI GENERE: contrastare la violenza maschile sulle donne e la violenza motivata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere e ogni forma di marginalità e discriminazione.