A Luca Tarquinio Coletta, una delle prime vittime del Covid della città di Bari, è stato dedicato dai suoi colleghi, uno dei campetti di beach volley presenti nell’area verde della zona di Torre Quetta.
L’uomo, dipendente della Bari Multiservizi, è scomparso il 27 marzo 2020, a seguito di complicazioni dovute al Coronavirus.
I colleghi, che nel tempo libero hanno effettuato lavori di manutenzione e pulizia dei campetti, hanno suggerito di dedicarli a Coletta, per ricordare la sua passione proprio per la pallavolo.

“A Tarquinio Coletta, una delle prime vittime del Covid nella nostra città, i suoi colleghi hanno voluto intitolare questo piccolo luogo di sport e di vita. Un gesto semplice che vuole ricordare il “gigante buono” dell’azienda Multiservizi e la sua passione per lo sport”.

Queste le parole del sindaco Antonio Decaro sul suo post Facebook, mentre la sulla targa dedicata all’uomo si può leggere: ” A Luca Tarquinio Coletta. Tra le prime vittime del Covid. In suo ricordo e di tutti quelli che, purtroppo, non ce l’hanno fatta”.

Nel suo post, Decaro prosegue e aggiunge: “Poco distante da qui, nei pressi di via Caldarola sta nascendo il bosco della memoria, dove pianteremo tanti alberi quante sono le persone che ci hanno lasciato in questi mesi a causa di questo maledetto virus. Perché non possiamo e non vogliamo dimenticare ciò che è stato”.

Ieri mattina infatti, l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e il direttore operativo di Arbolia Dario Manigrasso hanno effettuato un sopralluogo nelle aree limitrofe a via Caldarola, a Japigia, per valutare insieme la possibilità di creare questo piccolo bosco urbano. Secondo quanto previsto dal piano urbanistico, si tratterebbe di superfici destinate a verde urbano.

Oltre alla volontà dell’amministrazione di incrementare le zone dedicate al verde, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di dedicare uno spazio urbano alla memoria delle vittime baresi per covid 19, che attualmente sono circa 500.

L’area scelta si trova tra il canale Valenzano e il Polivalente, lungo che sarà presto oggetto di una riqualificazione che resterà a corsie ridotte e con spartitraffico più ampi, per preservare gli alberi e garantire la transitabilità dei veicoli in tutta sicurezza.

Come dichiarato da Galasso: “Con Arbolia abbiamo discusso dell’opportunità di piantare esemplari arborei più adulti: la società si occuperebbe della fornitura, della piantumazione e della cura e manutenzione delle piante stesse per due anni.”

L’idea è quella di piantare essenze che possano tutelare la biodiversità e rendere quel pezzo del quartiere più sostenibile. Al termine dei due anni pattuiti, le aree saranno curate dal Comune.