Docenti, genitori e studenti, attraverso diverse associazioni del Comitato per il Diritto alla Salute e all’Istruzione, hanno inviato una lettera al premier Draghi e al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, chiedendo il ritiro immediato dell’ordinanza Emiliano che delega, ancora una volta, alle famiglie la scelta tra didattica a distanza e lezioni in presenza.

Nelle scuole superiori baresi il ritorno in aula è stato un flop.  “L’apparente democraticità e costituzionalità della libera scelta introdotta dal Presidente della Regione mina il patto sociale e qualsiasi idea e fondamento di scuola pubblica come riconosciuta dall’art 34 della Costituzione – si legge nella lettera -. Chiediamo che si intervenga in maniera netta al fine di impedire ulteriori deroghe regionali in materia di istruzione e didattica, sussistendo la competenza esclusiva dello Stato. Tanto più che un intero anno scolastico in tali condizioni ha creato evidenti disuguaglianze tra studenti residenti in diverse regioni; che si dia seguito con provvedimenti concreti ed urgenti al recupero dei danni conseguenti un anno di assenza da scuola”.