“Abbiamo proposto una formula che permette di organizzare un matrimonio anche in presenza del virus in zona gialla e bianca. Con i tamponi e la vaccinazione si potrà garantire un tracciamento e dare sicurezza per un evento che dura circa sei ore. Sono partite le crociere, non capiamo perché non debbano trovarsi soluzioni per i matrimoni che rappresentano uno dei momenti più importanti della vita”.

A dichiararlo è il presidente di Wedding Confcommercio Brindisi, Pierangelo Argentieri. Il settore del wedding è ormai fermo da diverso tempo e ciò implica un’entrata di denaro minore in Puglia, stimata di un milione e mezzo di euro circa, dovuto al giro d’affari che i matrimoni produce includendo sale ricevimento, musicisti, fotografi e tanti altri esperti del settore.

Confcommercio Puglia e Puglia wedding production association hanno così redatto la bozza di un protocollo inviato sia alla Regione che al Comitato tecnico scientifico.

La proposta per far ripartire questo settore, almeno nelle zone gialle e bianche, comprende un green pass che verrebbe concesso a tutti coloro che sono stati vaccinati o che potranno dimostrare di aver effettuato un tampone 48 ore prima, a costo per altro ridotto e con l’organizzazione che partirebbe da un’app così come avverrà per poter entrare negli stadi.

Nelle zone gialle sarà necessario mantenere il distanziamento interpersonale e indossare la mascherina quando non si è seduti a tavola, mentre verrebbero rilasciate delle deroghe per potersi spostare dalla regione e poter sforare il coprifuoco.

Il tutto verrebbe naturalmente documentato tramite autocertificazioni utili al tracciamento degli invitati, che dovranno essere gestite da un referente Covid nominato dagli sposi, il quale dovrà vigilare sul corretto rispetto delle norme preposte.

Gli sposi, che a loro volta dovranno dimostrare di aver effettuato un tampone anche 15 giorni prima della celebrazione del matrimonio in modo da poter posticipare con notevole anticipo le nozze in caso fosse necessario, fremono nell’attesa che arrivi per loro il grande giorno.

In tanti hanno già dovuto rimandare le nozze a causa del Covid nell’ultimo anno e mezzo, e questo danneggia molto anche l’economia della nostra Regione e del nostro Paese.