I ministri della Salute e degli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, hanno presentato all’intero Paese, in conferenza stampa, il nuovo dpcm che entrerà in vigore a partire da sabato 6 marzo.

Assente il premier Mario Draghi, a differenza del suo predecessore, Giuseppe Conte. Al fianco dei due ministri anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.

“Il dpcm è frutto di un confronto importante, a partire dal Parlamento fino alle Regioni e al Comitato tecnico scientifico – spiega Speranza -. Il principio guida è quello della tutela della salute, come questione fondamentale, come faro e linea guida essenziale. Il Governo è convinto che per ripartire bisogna vincere questa battaglia. È un momento in cui registriamo segnali di ripresa della curva epidemiologica e le varianti preoccupano”.

“Viene confermato il sistema a colori e il modello di divisione delle fasce di rischio – continua -. Differenziare i territori è la strada giusta. Sono in corso interventi mirati, da parte di diversi presidenti di Regioni, in alcune aree territoriali precise. In area rossa tutte le scuole restano chiuse, in zona gialla e arancione chiuderanno quando l’incidenza di casi sarà di 250 su 100mila abitanti”.

“Sono misure necessarie, seguiremo l’evoluzione della pandemia con la massima attenzione – conclude Speranza -. La battaglia si vince tutti insieme, serve il contribuito da parte di ogni singolo cittadino”.

“I cambi delle fasce di rischio avverranno da lunedì, in modo da tutelare i ristoratori, su richiesta da parte delle Regioni – aggiunge la Gelmini -. Dal 27 marzo, tramite prenotazione, si potrà tornare nei luoghi della cultura”.