Tredici giorni per presentare l’offerta, per di più in maniera cartacea. La procedura di selezione che ha suscitato diverse perplessità è quella avente oggetto “il servizio di realizzazione e valorizzazione di tutte le manifestazioni fieristiche, noleggio di allestimenti, nonché la progettazione di sistemi e criteri di svolgimento di manifestazioni che possano contribuire al potenziamento dell’immagine delle aree in concessione alla Nuova Fiera del Levante, al miglioramento dei criteri di marginalità economica e all’implementazione del numero delle manifestazioni”. Durata della selezione due anni, per un importo pari a circa 1 milione e 200mila euro più iva oltre “gli oneri per la sicurezza scaturenti dalla valutazione dei rischi interferenziali non soggetti a ribasso” di 60mia euro.

Elmar, Fidanzia, Pubbliangie, Spazio Eventi e Romano, cinque in tutto le aziende invitate a partecipare alla selezione, che a quanto ci risulta non è stata pubblicata sul portale telematico. Diversi i punti che hanno fatto storcere il naso ad alcuni dei partecipanti, a cominciare proprio dalla scadenza per presentare la domanda. Secondo l’articolo 60, c.1, del D.Lgs. n.50/2018, infatti, il termine minimo per la ricezione delle offerte è di 35 giorni dalla data di emissione; in questo caso siamo ad appena 13, vista la pubblicazione avvenuta il 2 luglio, con scadenza inizialmente fissata al 12 luglio, poi prorogata al 15. Viste le specifiche richieste specifiche, un po’ pochini per approntare il tutto.

Nell’epoca della comunicazione via posta elettronica certificata, poi, non si capisce per quale motivo l’invio della documentazione debba avvenire via posta cartacea oppure a mano. Fingeremo di ignorare che, dal 18 ottobre 2018, il comma 2 dell’articolo 40 D.Lgs. n. 50/2016 prescrive che le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell’ambito delle procedure di appalti devono essere seguite tramite mezzi di comunicazione elettronici.

Il formato elettronico, aggiungiamo anche se non siamo noi a dirlo, garantisce l’inviolabilità e la segretezza delle offerte, a differenza dei modelli cartacei che potrebbero essere corretti o integrati in qualsiasi momento: “La gestione telematica della gara offre il vantaggio di una maggiore sicurezza nella “conservazione” dell’integrità delle offerte in quanto permette automaticamente l’apertura delle buste in esito alla conclusione della fase precedente e garantisce l’immodificabilità delle stesse, nonché la tracciabilità di ogni operazione compiuta”. (Cons. Stato Sez. V, 21/11/2017, n. 5388).

Non bastasse, scorrendo le 19 pagine del disciplinare e le 14 del capitolato tecnico, si nota che i punti D e E del disciplinare stesso (pg14), non trovano un riscontro economico corrispettivo nel capitolato tecnico, eppure si tratta di due voci che insieme totalizzano ben 31 punti (13+18) sul massimo di 70 per offerta tecnica.

Insomma, in questa procedura di selezione, che ricordiamo è stata approntata da una società detenuta per il 15% da Bologna Fiere e per l’85% dalla Camera di Commercio (entrambi società partecipate statali) ci sono tante stranezze che hanno destato più di una perplessità in chi ha partecipato, o aveva anche solo intenzione di provarci, poi scoraggiato dall’idea che possa trattarsi di un “abito cucito” su misura per qualcuno. Ovviamente, siamo a disposizione della Nuova Fiera del Levante per qualsiasi chiarimento.