“Le Ferrovie Appulo Lucane sono indietro di 30 anni sul piano delle tecnologie e dell’organizzazione. Un’azienda che costa tanto ma che offre continui disservizi ai passeggeri”. Questo è ciò che denuncia il sindacato USB Basilicata sulla situazione di degrado delle FAL.

“A marzo il quadro politico nazionale è mutato – scrivono nel comunicato – le forze che sostenevano il “partito” FAL ed il suo Presidente hanno subito una grave sconfitta, per ora si va avanti in un quadro di precarietà e di prorogatio in attesa dei nuovi indirizzi di governo”.

“Il Trasporto Pubblico Locale – continuano – ha bisogno di una radicale riforma, non si può continuare con i disastri e le ruberie di SUD EST, le ferrovie minori soprattutto qui al Sud, costano ma sono indietro di almeno 30 anni. Servono male l’utenza però garantiscono postazioni di potere feudale e clientele”.

“Permangono le resistenze degli apparati ministeriali – scrivono – che continuano a frenare il trasferimento alle Regioni e all’ANSF delle competenze in materia di trasporto locale e sicurezza delle ferrovie”.

“L’attuale contesto FAL – aggiungono – è ben noto e in verità poco esaltante, nonostante le ingenti risorse finanziarie impegnate negli ultimi anni da Stato e Regioni e le forti potenzialità in termini di utenza dell’area barese e murgiana ed il boom del turismo anche internazionale verso Matera”.

“Intanto – sottolinea il sindacato – con varie manifestazioni a Bari e Matera il Presidente ed il fedele e sempre più abbondante management FAL stantio giocando l’importante partita per il rinnovo della nomina di Presidente del CdA FAL che è in scadenza. Si punta al terzo incarico di Presidente per il dottor Colamussi, cosi dal 2008 ad oggi e in più un’altra proroga, sarebbe quasi una investitura a vita”.

“Si invitano il Ministero dei Trasporti e le forze politiche – continua il comunicato – ad attuare da subito un totale rinnovamento delle CdA e del management FAL. Anche le recenti acquisizioni esterne di funzionari, ai quali sono stati subito conferiti incarichi apicali, rafforzano l’immagine di una FAL ingabbiata e strutturata ancora secondo canoni vecchi”.

“Sulla linea Bari-Altamura-Matera, nonostante la forte domanda di trasporto anche turistico, le FAL tengono ancora chiuso il servizio ferroviario di domenica e nei festivi, trascurando un importante business e l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro per macchinisti e per altre posizioni”.

“Per la Metropolitana interrata – aggiungono – il “partito FAL di Matera” ripropone la solita minestra riscaldata: trazione diesel e scartamento ridotto, magari con qualche foro di sfiato per i fumi in galleria. Proposta allucinante ed improponibile, se si considera che i motori diesel sono nel mirino per le note questioni ambientali e a breve la trazione diesel sarà inibita in tutti gli ambiti urbani del mondo civile. Confidiamo perciò nel buon senso della cittadinanza di Matera”.

“Anche sul decantato progetto di raddoppio della linea Bari Altamura Matera, sussistono fondate perplessità, se convenga continuare ad investire milioni di euro su una linea a scartamento ridotto e trazione diesel che non potrà mai connettersi con la rete ferroviaria dell’hinterland barese, elettrificata e a scartamento ordinario. Forse – concludono – sarà utile per chi continua a gestire le FAL in “splendido” isolamento, certamente non per le comunità della Puglia e del materano”.