Il testo arrivato in redazione dall’Ufficio Stampa del Comune recita testualmente:”È scaduto questa mattina, alle ore 12, il termine fissato per la presentazione delle offerte relative al servizio di organizzazione e realizzazione del programma unico di eventi “Natale a Bari è con San Nicola”, che quest’anno si svolgerà nelle principali vie e piazze della città, all’interno dei contenitori culturali di proprietà comunale e nelle chiese della città vecchia, da venerdì 1° dicembre a sabato 6 gennaio 2018“.

Al bando – prosegue il comunicato – pubblicato sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA), hanno partecipato due soggetti: Cube comunicazione srl e Kiasso srls. Domani, mercoledì 22 novembre, alle ore 9.00, negli uffici dell’assessorato alle Culture, in via Venezia 41, si insedierà la commissione incaricata di valutare le proposte progettuali che procederà, in seduta pubblica, all’apertura delle offerte“.

La speranza a cui si era aggrappato l’assessore alle Culture Silvio Maselli, evidentemente, non è bastata, il bando di Natale col (ciam)botto, come lo abbiamo scherzosamente ribattezzato qui in redazione, evidentemente non deve aver allettato particolarmente le decine di società (ci stiamo tenendo bassi) in grado di organizzare il calendario di eventi così come lo hanno immaginato nei corridoi (un po’ bui probabilmente) a Palazzo di Città.

Neppure il prolungamento dei termini e la modifica del bando in corso di gara ha favorito una moltitudine di partecipanti. Non che la quantità sia sinonimo di qualità, ma almeno la legge dei grandi numeri avrebbe potuto far ben sperare (l’assessore Maselli). Che poi, a ribaltare il ragionamento, figuriamoci cosa sarebbe successo se il bando non fosse stato modificato.