I mercatini di Natale 2015 a Bari.

“Natale a Bari è con San Nicola”. Il tema del calendario di eventi da organizzare in nome e per conto del Comune durante il periodo delle feste troneggia su tutti i giornali. Il comunicato stampa entusiasta, con cui l’amministrazione annuncia la pubblicazione del bando sul MEPA, è di ben tre pagine. Il segno che si tratta di una cosa importante e la Giunta vuole fare le cose per bene, in grande. Vorrebbe.

Sì, perché come spesso capita in materia di bandi, e l’assessore Silvio Maselli è particolarmente sfortunato in questo, le ciambelle non riescono sempre col buco. Leggendo il comunicato stampa diffuso dal Comune ci è subito saltata agli occhi una clamorosa lacuna: da nessuna parte è scritto l’ammontare del bando, ovvero quanti soldi mette in campo la città per organizzare il suo Natale

Abbiamo così cercato sul sito del MEPA e, perdonateci, non siamo neppure riusciti a trovarlo. Ma sicuramente è colpa nostra che non siamo bravi con internet e col pc. Se, invece, per poterlo scaricare bisogna essere registrati, la limitazione non ha alcun senso visto che si tratta di una gara pubblica. Grazie ad un amico siamo riusciti a recuperare alcune informazioni utili, incluso l’allegato tecnico, dov’è descritto dettagliatamente cosa deve prevedere la proposta da presentare. Un elenco infinito.

Il bando include i mercatini di Natale in via Venezia e piazza Mercantile, 24 casette in legno naturale allestite e addobbate dove avrà luogo la promozione e la vendita di prodotti artigianali legati al tema natalizio nicolaiano. Fornitura, allestimento, manutenzione, corrente elettrica, pulizia e tasse varie, sono tutte a carico di chi vince.

Quest’anno, come una spina nel fianco, c’è da promuovere il brand città di Bari. Dunque, la proposta prevede anche una serie di gadget creati e realizzati appositamente per l’occasione. Nulla di riciclato o già visto. Su questo il capitolato tecnico è chiarissimo. I gadget, grazie al cielo, possono essere venduti, con la speranza di recuperare almeno le spese e l’ideazione.

Senza dilungarci nei dettagli, chi vince dovrà allestire il calendario musicale dell’Avvento, il presepe vivente, il villaggio di Babbo Natale, la Casa di Babbo Natale (fornita dalla Fondazione Petruzzelli), i cori dei bambini, gli spettacoli itineranti, le luminarie e, ovviamente, il piano di comunicazione.

Menzione a parte merita la sezione concerti. Sì, perché oltre quelli da organizzare in piazza del Ferrarese, dieci in tutto, per cui il vincitore si deve accollare le spese di allestimento palco, noleggio service audio-luci, cachet degli artisti, noleggio e trasporto strumenti musicali, Inps e Siae, c’è da allestire anche un concerto di musica classica dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana. Per quest’ultimo i costi, si legge nell’allegato tecnico, sono stimati nei limiti di 30mila euro. Tutto l’ammontare del bando, però, è pari a 90mila.

Pubblicato il 2 novembre, se qualche folle vuole partecipare, ha tempo fino al 17 per presentare la sua proposta. Quindici giorni per organizzare sei settimane di eventi e un elenco di costi a suo carico che non finisce mai. A Bari, per dire che due persone si sono messe d’accordo a discapito degli altri e maniera poco chiara, si usa dire che hanno fatto il ciambotto.

Conoscendo il rigore morale, l’integrità e il rispetto delle regole tipico del sindaco Antonio Decaro, siamo certi che il bando non lo abbia nemmeno visto, preso dai tanti impegni istituzionali. Se ne avesse avuto la possibilità, siamo certi che lo avrebbe strappato con le sue mani.