«Sarebbe il caso che l’Agis Puglia portasse a termine un’indagine su quegli esercenti teatrali e cinematografici privati che nei comuni della provincia offrono contenitori di spettacolo a costi non sostenibili, come nel caso del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, punta di eccellenza internazionale, costretto a migrare in altre location». Firmato Cristiano Chiarot, presidente dell’Anfols Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche associazione. Per chi non lo sapesse, l’Anfols è anche membro dell’Agis.

Cosa sta succedendo, nel nome del teatro Petruzzelli, in Agis? La stoccata di Chiarot è indirizzata senza mezzi termini al presidente dell’Agis di Puglia e Basilicata Giulio Dilonardo, esercente teatrale e cinematografico di Martina Franca, autore nei giorni scorsi di un attacco al Sovrintendente del Petruzzelli Massimo Biscardi, colpevole secondo Dilonardo di una cattiva gestione del teatro, almeno per quanto riguarda la concessione del Petruzzelli a produzioni esterne, poche secondo lui, anche alla luce del bilancio di previsione 2016.

Per Dilonardo, la scelta di aumentare le giornate per le produzioni interne a discapito di quelle esterne, come nel caso della Camerata Musicale Barese citato proprio dal presidente dell’Agis di Puglia e Basilicata, è antieconomica. Leggendo il bilancio, scrive Dilonardo in un comunicato stampa, i ricavi attesi da botteghino per le produzioni interne sono la causa della sensibile riduzione dei ricavi.

La soluzione? Per Dilonardo bisonga pensare a nuovi modelli di gestione, un mix pubblico-privato che permetta alla Fondazione di concentrarsi sulla mission artistica, scrive nel comunicato.

Peccato però, gli replica Cristiano Chiarot, che “Voler scindere una Fondazione lirica dalla gestione del proprio Teatro significa rendere impraticabile l’attività statutaria della Fondazione e non capire quale sia l’impegnativo lavoro di questa nostra forma di spettacolo dal vivo».