La fotografia degli sfratti scattata dal Ministero degli Interni per il 2014 e pubblicata in questi giorni conferma il trend in aumento rispetto all’anno 2013.

Nel 2014 i tribunali pugliesi hanno emesso 6131 sfratti di cui 5395 per morosità. Rispetto al 2013 i provvedimenti emessi sono aumentati  del 57,93%. In aumento anche le richieste di esecuzione 4463, +30% rispetto al 2013. Mentre, sempre nel 2014 in Puglia, sono stati eseguiti 1437 sfratti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario (5 esecuzioni in meno rispetto al 2013).

Per Cgil e Sunia i dati continuano a confermare che questa emergenza sociale è ormai fuori controllo e che a nulla sono serviti gli interventi, scarsi e di corto respiro, sinora messi in campo dal Governo. Basti pensare, dicono, che oggi, 30 giugno 2015, scade la proroga degli sfratti per finita locazione delle famiglie disagiate (anziani, portatori di handicap, famiglie con minori a carico) e nessuna delle iniziative messe in campo dal Governo ha fin ora garantito, alle famiglie, il passaggio da casa a casa.

Alle responsabilità di Roma, dicono sempre Cgil e Sunia, si devono aggiungere quelle dei comuni ad alta tensione abitativa incapaci di utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Regione per dare le risposte agli sfrattati per morosità incolpevole e agli sfrattati per finita locazione. Comuni incapaci di utilizzare le risorse messe a disposizione per costituire le agenzie comunali o inter-comunali per la locazione previste dalla legge nazionale e regionale e di dotarsi di piani casa comunali di lungo respiro.