Tre settimane fa avevamo ironicamente invitato il presidente Vendola a tirare lo sciacquone dei bagni del palazzo della Regione, al civico 52 di via Gentile. L’invito, scherzoso, in realtà nascondeva un problema imbarazzante. Nei water del palazzo nuovo di zecca, infatti, l’acqua continua a scarseggiare, al contrario di quanto succede all’ultimo piano, dove avevamo documentato infiltrazioni d’acqua dopo un violento acquazzone. A pochi giorni dalle elezioni l’ennesimo disservizio resta, in aggiunta a quelli denunciati finora sulle pagine del nostro giornale: il parcheggio esterno al buio, l’archivio allagato, la mancanza di corrente elettrica.

Da alcuni mesi i dipendenti della Regione continuano a fare di necessità virtù, ricorrendo a secchi e boccioni segati. Lo sciacquone rimane a secco soprattutto nelle prime ore del giorno. Secondo quanto ci è stato riferito il problema sarebbe il malfunzionamento di una pompa, che non si riesce proprio a riparare o sostituire. A nulla sono valse le numerose segnalazioni fatte a chi di dovere, che evidentemente non frequenta le stesse toiltte. In considerazione del ritardo nella consegna dei lavori della sede del Consiglio Regionale, c’è da sperare che almeno quella venga costruita con tutti i crismi.

Anche per colpa di questi episodi di ordinaria ammininistrazione molti italiani e pugliesi hanno buttato nella tazza la propria fiducia. Purtroppo, per molti dei candidati, lo sciacquone degli elettori funziona bene. Quasi dimenticavamo che il tecnico incaricato di effettuare il sopralluogo – a meno di intoppi – passerà in rassegna i bagni lunedì prossimo.