Pochi minuti fa chiama in redazione il signor Trizio, è infuriato. Non è facile capire le ragioni della sua protesta. Parla di Vigili urbani, scooter e divieti a Barivecchia. Proviamo a capire che stia succedendo facendo a nostra volta qualche telefonata. Riusciamo a sapere che ieri una pattuglia di Vigili se l’è vista brutta. Gli agenti sarebbero stati accerchiati da un gruppo di abitanti arrabbiati come non mai. La campagna di educazione civica #Bariperbene sta cambiando certe cattive abitudini in maniera decisa, senza sconti. Una di quelle nel mirino è l’utilizzo selvaggio e indiscriminato delle due ruote in alcune strade e piazze del Borgo Antico.

L’Amministrazione comunale ha deciso di ripristinare in tutti gli aspetti l’ordinanza con i divieti revisti dalla Zona a traffico limitato. Da una settimana gli agenti sono tornati a essere zelanti, scatendo le ire dei residenti. Il signor Trizio racconta che la vigilessa ha consigliato di andare negli uffici in via Garruba 51 e spiegare che il suo unico modo che ha per tornare a casa è proprio il suo scooter e quindi potrebbe avere un permesso. Ma come funziona? In definitiva basta seguire le indicazioni dei cartelli posizionati nel centro storico, che prevedono quattro zone: una aperta in alcune ore ma solo ai residenti, una cosiddetta blu in cui i divieti valgono 24 ore su 24, quella dove possono passare solo i motocicli e le aree solo pedonali.

Probabilmente prima di mettersi a punire, sarebbe stato opportuno comunicare in maniera precisa e puntuale il ripristino di tutti i divieti dell’ordinanza. Attenzione, si tratta di un divieto che dovrebbe essere ormai metabolizzato, ma che la manica larga utilizzata in questi anni, ha fatto passare nel dimenticatoio, tanto da vedere scorrazzare motocicli anche in strada Palazzo di Citta, piazza del Ferrarese o piazza Mercantile, solo per fare qualche esempio delle zone più battute.