Parte la nuova sicurezza al Tribunale di bari e speriamo che sia duratura. Con il protocollo d’intesa firmato in mattinata al Comune di Bari, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri presidia ufficialmente il Palazzo di Giustizia di via Nazariantz. Il personale volontario dell’ANC è al lavoro e alle porte del Tribunale si registrano le prime code.

Con il protocollo tra associazione e Procura della Repubblica di Bari, i volontari vanno a rafforzare i servizi di sicurezza già attivi presso la sede giudiziaria, effettuati dal Nucleo Tribunali Carabinieri di Bari.

L’accordo, siglato dal sindaco Antonio Decaro e dal presidente del Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ANC Giacinto Sciacovelli, approvato in giunta già il 29 gennaio 2015, segue la convenzione firmata lo scorso 10 aprile tra il responsabile dell’Associazione Carabinieri e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, ed è finalizzato ad elevare gli standard di sicurezza all’interno della sede della Procura e del Tribunale penale mediante l’impiego di carabinieri in congedo.
Gli oneri assicurativi dei volontari impegnati nel progetto saranno a carico dell’Ordine degli Avvocati, mentre l’Amministrazione comunale provvederà al rimborso delle spese per gli spostamenti, per chiamate di servizio e per l’acquisto o il rinnovo di vestiario identificativo del personale impegnato.

“Quello della sicurezza negli uffici giudiziari è un tema delicato e di grande attualità, soprattutto dopo i tragici eventi di Milano – commenta a margine della firma del protocollo il sindaco Antonio Decaro – ed è un dovere per tutte le istituzioni, nell’ambito delle proprie competenze e disponibilità, contribuire a restituire serenità a tutti gli operatori della giustizia, funzione sociale e istituzionale fondamentale a garanzia di tutti i cittadini. Sono consapevole che la firma di oggi è solo un piccolo contributo rispetto all’annoso problema degli immobili, del tutto inadeguati, che ospitano le funzioni giudiziarie nella città di Bari, ma su questo fronte stiamo lavorando affinché, d’intesa con il Ministro, si arrivi ad una soluzione definitiva”.